[COLOR=darkblue][SIZE=5]L'ANGOLO DELLA CURTURA [/SIZE] [/COLOR]
In Europa, dopo secoli di sonno scientifico e prima dell'avvento del genio universalista di Vinci, di quello del Leon Battista fiorentino e anche prima di Simone il Senese, l'individuo riparte alla riconquista del mondo (*). Egli, uscito dai confini tradizionali alla conquista di terre lontane, sente la necessitร di dotarsi di strumenti nuovi. Le letture degli autori greci e latini non bastavano piรน. Dal mondo culturale arabo - che s'era giovato della propria spinta colonizzatrice - Al Idrisi e Averroรจ avevano giร dato molto, ma ci sarebbe voluto tempo. Da noi molti artisti e teorici abbozzarono un indirizzo, un cammino di ricerca, genericamente scientifica, profondamente gnoseologica. Dietro al mercante, mezzo soldato e mezzo esploratore, anche lo studioso del tardo Medioevo italiano vuole capire DOVE veramente sta, vuole diventare l'agrimensore di questa Gerusalemme terrena, ne vuole conoscere i confini, le risorse e forse si fa questa domanda perchรจ prenda senso anche la seconda e la terza, COME e PERCHE'. Perciรฒ ha bisogno di stabilire le coordinate del suo posto nel cosmo. Per la sua ricerca รจ costretto a reinventare la rappresentazione cartografica,nautica e terrestre, che ne รจ l'applicazione piรน lampante. Uno dei primi strumenti d'indagine fra Quattro e Cinquecento รจ la Geometria, soprattutto quella descrittiva che, perรฒ, deve essere ristudiata e riformulata. Come non commuoversi alla vista di quei primi passi, geniali e malcerti, oggi che molto di quello che ci circonda e che reputiamo a noi vitale ri-prese vita allora.
(*) Leonardo, l'Alberti e il Martini. Chi avesse quesiti su questi argomenti puรฒ indirizzarli a questo blog. Tempo e ignoranza permettendo, risponderรฒ a tutti.
Pier Paolo Quagliotti