Nella classifica del debito pubblico in rapporto al Pil (che in Italia fa 130%, in Francia e Usa 100%, e nella media dellโEurozona 90%) lโItalia ne esce, da tempo, come tra le economie piรน โa levaโ del pianeta. Ma se si amplia lo sguardo al debito aggregato, ovvero ai livelli di indebitamento di tutti gli attori economici (Stato, imprese, banche e famiglie) lโItalia si rivela d'emblรฉe un Paese nella media, senza grossi problemi di debito.
Sempre seguendo questa classifica - che perรฒ al momento non fa parte delle griglie con cui lโUnione europea giudica lโoperato dei suoi membri - si scopre che รจ la Francia il Paese piรน esposto finanziariamente; il Paese che ricorrendo al debito sta vivendo lโoggi piรน di tutti con i mezzi del domani. ร vero, il debito pubblico in rapporto al Pil รจ piรน contenuto rispetto allโItalia ma se si somma lโesposizione delle societร (circa 160% del Pil), delle bancheโ(90% ) e delle famiglie (60%) vien fuori che il sistemaFrancia viaggia con una leva enorme, che supera il 400% del Pil, pari a 9mila miliardi di debiti cumulati. LโItalia, sommando tutti gli attori economici, supera di poco il 350% a fronte del 270% della Germania.
Questi numeri devono far riflettere, in particolare i tecnocrati europei che elaborano le soglie che stabiliscono se un Paese รจ virtuoso o no. Ignorare - o non pesare come probabilmente meriterebbe - il debito privato รจ un doppio errore. Sia perchรฉ cโรจ una stretta correlazione storica tra debito pubblico e debito privato (รจ dimostrato che laddove i Paesi sono chiamati a ridurre il debito pubblico con forme di austeritร , sono quasi costretti ad andare a โpescareโ la crescita attraverso lโaumento della leva privata). E sia perchรฉ, se con lโintroduzione del bail-in (che stabilisce che i privati partecipano con i propri risparmi ai salvataggi delle banche) passa il principio che il risparmio privato รจ un โasset istituzionaleโ, allora forse sarebbe piรน logico considerare tale anche il debito privato.