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MARCO MANTOVANI da MARCO MANTOVANI pubblicato il 20 Giugno 2009 alle 5:10
Cari Amici , vi ringrazio per i messaggi di fiducia e mi scuso se non ho potuto richiamare i numerosi concittadini che mi hanno telefonato o scritto in questi giorni. Ho delle idee e ve ne parlerò presto ma io non sono un politico e non voglio diventarlo, spero invece di poter dare una mano a chi può fare questo mestiere meglio di me. Il problema di Piombino è solo uno dei tanti ,e non certo il più grave, di quelli che stiamo subendo da molti anni . Se facciamo un minimo di analisi ,ci accorgiamo che prima di andare a manifestare per le sbarre a Piombino ,sarà il caso di togliere prima quelle che abbiamo messo noi stessi in luoghi più vicini. Sto parlando di vari tipi di sbarre , quelle che dividono i nostri confini comunali, poi quelle che ci fanno litigare per delle sigle di partito , quelle che delimitano il nostro territorio libero da quello del Parco Nazionale ,ed infine quelle che abbiamo sugli occhi e che non ci fanno vedere che in casa nostra possiamo e dobbiamo gestirci da soli. Torniamo ora a Piombino. Riporto testualmente quanto trascritto da Elba 2000 dal giornale L’Unità del 29 luglio 1997 : “Come riuscire a fermare le migliaia di turisti che da Piombino si imbarcano per l’Elba consumando sulla terra ferma al massimo un panino ? Se lo è chiesto il Consiglio comunale di Piombino che ha approvato un ordine del giorno in cui si pone l’obbiettivo di intercettare i flussi diretti all’Elba…”. Io non trovo niente di strano in questo , anzi è giusto che un Comune si adoperi per tutelare la propria economia secondo un sano principio di concorrenza. In effetti è proprio la costa Toscana il nostro più vicino concorrente ,come testimoniato dall’enorme cartello all’ingresso del porto di Piombino che invita a visitare la Val di Cornia, ma non per questo dobbiamo provare astio verso queste località. Ma chi era quel Sindaco piombinese, così patriota e coraggioso, che voleva “intercettare” i flussi turistici dell’Elba ? Guarda caso era proprio Luciano Guerrieri , attuale Presidente della Port Authority, che è stato Sindaco di Piombino dal 95 al 2004 e Assessore all’Ambiente negli anni precedenti! Complimenti a lui , sta facendo il suo dovere sino in fondo per difendere i suoi cittadini. Purtroppo i nostri politici non lo fanno altrettanto bene. Questo è il vero problema! Siamo sempre stati un po’ ingenui ,ma affidare fiduciosi ai nostri concorrenti primari la gestione dell’unica via di accesso alla nostra isola , mi sembra eccessivo ! Vi ricordate quando il Presidente del Parco scrisse che bisognava diminuire i flussi turistici e che senza il Parco Nazionale l’Isola d’Elba sarebbe già diventata un “inferno di strade e cemento” ? Siamo alle solite , deleghiamo ad altri le nostre cose più sacre e accettiamo persino che ci irridano. Qualcuno a Piombino vuole ora proporre delle tessere elettroniche e corsie preferenziali per residenti e disabili, altri soldi da spendere inutilmente . Ma secondo voi da dove prende i soldi la Port Autority per queste opere faraoniche ? Io dico che alla fine queste spese vengono caricate sui costi del traghetto ! Come fa nostra “Nonna” a scendere a Piombino e salire sulla macchina di nostra “sorella” che è venuta a prenderla sotto la nave , se la sua auto non può accedere al porto ? Come può un turista scaricare bagagli e famiglia sottobordo per poi andare a parcheggiare ? Come può ,uno che viene da Milano o da Monaco e si trova in coda alle sbarre, sopportare che i residenti passino senza controlli ? Come può sopravvivere un economia turistica penalizzata da un simile salasso sui trasporti ? Ma non è meglio ridimensionare l’Autorità Portuale e abbassare il prezzo dei biglietti ? Dove sono finiti quei politici nazionali che prima delle elezioni difendevano l’Elba a spada tratta ? Io credo che nessuno verrà ad aiutarci se non inizieremo a farlo da soli . La ragione è dalla nostra parte , i nostri Sindaci sono brave persone , ma non c’è più tempo per dormire sugli allori e se hanno fatto degli errori ,non c’è niente di irrimediabile , ma adesso devono cambiare rotta. L’Elba deve essere unita sotto un'unica bandiera istituzionale e deve riprendere il totale controllo del suo territorio , anche di quello portuale. Oggi però manifestare a Piombino è ancora prematuro o controproducente , avremmo più motivo per protestare sotto i nostri Municipi ,sollecitando i nostri politici eletti democraticamente a togliersi le sbarre dagli occhi , ad unirsi , e fare quello per cui sono stati votati: difendere i nostri diritti ! Sono loro adesso che devono dimostrarci quello che valgono. Esiste un diritto alla continuità territoriale che ha la precedenza e i Sindaci , che sino a prova contraria meritano la nostra fiducia , possono ottenere moltissimo . Inoltre mi sembra che anche alcune associazioni di categoria si stiano muovendo bene. Su questo problema ritengo necessario far passare qualche altro giorno. Adesso conviene stare calmi , osservare e nel frattempo organizzarci , consapevoli che faremo di tutto per aiutare i nostri “eletti”, ma non permetteremo che , per divisioni partitiche o spartizioni di potere, gli Elbani vengano trattati come sudditi. Fratelli, ci stiamo svegliando e la rivoluzione si farà comunque , è solo questione di tempo , non credo che riguarderà Piombino , dovrà essere legale e pacifica , e la faremo tutti insieme , per l’ELBA. Con affetto. [COLOR=darkblue] Marco Mantovani. [/COLOR]
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