[COLOR=darkblue][SIZE=5] “ALTA MAREA- MARCIANA MULTIMEDIA FESTIVAL” [/SIZE] [/COLOR]
Giovedì 6 settembre alla Fortezza Pisana a Marciana arriva “Alta Marea- Marciana Multimedia Festival”, una rassegna di opere prodotte da giovani artisti internazionali , nell’ambito delle attività del Dipartimento Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio di Musica “L. Cherubini” di Firenze. La manifestazione vede la direzione artistica di Antonio Belfiore e quella musicale di Jacopo Paolini , che coordina il progetto. Marciana Multimedia Festival voluto dall’amministrazione marcianese, è parte degli eventi culturali della rassegna Marciana Borgo d’Arte, e nasce come tributo alla figura del grande maestro Jose Antonio Abreu Anselmi, recentemente scomparso, le cui origini sono proprio di Marciana. Anna Bulgaresi, che nel 2014 gli ha assegnato la cittadinanza onoraria di Marciana, ha voluto dedicargli questo omaggio proprio per l’importanza che la cultura artistica e musicale in particolare, ha per lo sviluppo delle nuove generazioni. “E l’arte contemporanea, tecnologica e multimediale – commenta Antonio Belfiore- sono senz’altro l’espressione più forte e accesa dell’attenzione al presente e al futuro che investe ogni nuova generazione”.
Alta Marea è un cantiere per nuovi linguaggi artistici, che si sviluppa tra poesia e tecnologia creando uno spazio dove, nuovi strumenti, nuovi scenari e profonde emozioni interiori si incontrano e si fondono avvolgendo non solo gli artisti ma anche gli spettatori. In questa edizione una rete di sequenze musicali, visive, mimiche e luminose stimoleranno le possibilità immaginative degli spettatori e degli artisti coinvolti e saranno utilizzate nuove e sofisticate tecnologie per nuove sperimentazioni con particolare cura all'interazione e interpolazione dei singoli elementi.
Il progetto ha il preciso obiettivo di contribuire a veicolare l’arte contemporanea, anche con il supporto di incontri con gli autori, cercando di entrare in contatto con la realtà su cui interviene apportando un prezioso contributo. Altro scopo di questo evento culturale è stabilire un confronto tra il patrimonio culturale musicale e le arti in tutte le declinazioni possibili e favorire un dialogo tra identità locali e internazionali, tra eccellenze culturali e sperimentazioni dei linguaggi dell’arte contemporanea.
“Nel 2006 - commenta il sindaco di Marciana, Anna Bulgaresi - quando è stato insignito con il Premio Unicef - Dalla parte dei bambini”, per “aver dedicato tutta la sua vita alla tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e per essersi distinto nelle attività di recupero, attraverso la musica, di ragazzi in situazioni di grave disagio", con grande semplicità, Antonio Abreu ha spiegato che suonare in un’orchestra è molto più che studiare la musica. Significa entrare in una comunità, in un gruppo che si riconosce come interdipendente per perseguire insieme uno scopo, ecco perché cambia la vita”
Una lezione che ha appreso da suo nonno, un elbano doc di Marciana che emigrò in Venezuela insieme con la moglie Duilia Garbati nel 1897. Antonio Anselmi Berti dirigeva all'epoca una banda musicale elbana. Niente di strano che portasse con sé al di là dell'Atlantico anche 46 strumenti a fiato. Gli elbani, una volta in Venezuela, si stabilirono nello stato di Trujillo e furono (nel 1898) la prima colonia di immigrati italiani a Monte Carmelo. Tutti elbani. Tutti orchestrali che si guadagnarono da vivere occupandosi d'agricoltura, d'allevamento del bestiame e di vari tipi di artigianato. La musica sarà la passione che accomunerà nonno e nipote. E rivestirà un ruolo sociale di primissima importanza. La musica dunque rinsaldava il legame degli Italiani in Venezuela con la propria terra d'origine. Questa nazione, grazie ad Antonio Abreu vanta un sistema orchestrale dal quale si può solo imparare. Nel progetto sono coinvolti qualcosa come 240mila giovani. Qui la musica ha una valenza sociale fortissima, che non ha riscontri in nessun altro paese. Tutto questo è stato possibile grazie ad Antonio Abreu che ha creato dal nulla El Sistema, un metodo educativo che insegna la musica ai bambini dei barrios, strappandoli alla violenza, al crimine, alla povertà. E regalando loro una nuova vita: lo strumento. Abbiamo deciso di dedicare un festival multimediale ad Abreu, scomparso a marzo di quest’anno perché la musica oggi, soprattutto nel modo occidentale, non è solo suonare uno strumento ma è anche “sperimentare nuove tecnologie elettroniche ed informatiche applicate alla composizione musicale, sconfinando anche in contesti più estesi, abbracciando varie forme di espressione artistica come la poesia, il teatro, la danza e l'immagine elettronica”.
PROGRAMMA DEL FESTIVAL ALTA MAREA
Alta Marea si articola in una serie di 4 concerti ed una mostra di installazioni entrambi multimediali. I concerti si terranno ogni sera dal 6 al 9 settembre alle ore 21.30 negli spazi della Fortezza Pisana di Marciana, mentre la mostra delle installazioni, visibili tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 20.00, è dislocata in parte negli antichi bastioni della Fortezza e in parte nel centro stesso del Borgo di Marciana. L’ingresso alle mostre e ai concerti è gratuito
Alle ore 17.00 di giovedì 6 settembre prima apertura e inaugurazione della mostra di installazioni multimediali Riflessi e incanti, alle 20.00 aperitivo, alle 21.30 primo multimedia concert inaugurale del festival. “Si mosse rapido e invisibile tra loro e li avolse..”. Con opere di: Andrea Bui, Serena Conese, Riccardo Culeddu, Carlotta Ferrari, Angelo Marrone, Tommaso Mazzei, Davide Martiello, Jacopo Paolini,
Rosa Maria Sarri, SuiteOhm, Elia Taddei, Vanessa Trippi
Venerdì 7 settembre multimedia concert 2: “Percorremmo smarriti e incauti quel tratto di strada..” con proiezione di: Astana - I segni dell’Arte video-spettacolo, installazione multimediale interattiva - visual art work di Alfonso Belfiore
presentazione della trasmissione televisiva nazionale per il Kazakistan.
La capitale Astana è stata l’occasione per aprire un corridoio verso il futuro. Una cooperazione nata con la commissione ad Alfonso Belfiore, da parte di Aiman Mussakhajayeva, violinista di fama internazionale e Rettore dell’Università Nazionale delle Arti del Kazakistan ad Astana, e del Ministero della Cultura kazaco, di un’opera di Visual Art Interattiva intitolata “I segni dell’arte” eseguita per tutta la durata del concerto multimediale per il 20° anniversario della fondazione dell’Università, celebrato il 18 maggio scorso.
Sabato 8 settembre multimedia concert 3: “Volammo leggeri nel silenzio notturno…”. Opere di: DigitalMusic Lab Project, Nel profondo.. multimedia work for fixed media and Laptop Ensemble (2018)
performers: Digitalmusic Laptop Ensemble (Ange Anzinzi, Aleksandro Basho, Sunday Paul Bassey, Maria Dumitru, Luca Gambini, Matteo Giaquinta, Olsi Korriku, Flavio Maccari, Francesco Morreale, Alessandra Michela Parenti, Alessandro Levantesi. Sarà proiettato “Das cabinet des dr.Caligari” videofilm sonorizzazione di film muto in stile elettroacustico polifonico - installazione audiovisiva di Andrea Bui che intercetta speciali emozioni estetiche navigando tra linguaggi espressivi apparentemente lontani.
Sempre sabato 8 settembre multimedia concert 4: “Vedemmo il bagliore notturno di incendi celesti..”. Opere di: Alessia Anastassopulos, Lorenzo Ballerini, Giacomo Balli, Lorenzo Egidi, Niccolò Gonnella, Leonardo Guidi, Teresa Morandini, Jacopo Paolini, Gelareh Soleimani Lavasani, Luca Tavanti.
Chiuderà la serata, Habitat, una performance multimediale con Tommaso Mazzei (performer) e Jacopo Paolini (live electronics). Una coinvolgente azione performativa che definisce la differente sfaccettatura del termine Habitat tra le diverse specie viventi come gli animali, le piante e gli esseri umani. La scenografia dell'opera rappresenta un luogo molto familiare, il luogo in cui sogni ed idee si fondono tra letto e scrivania. L'attore in scena rappresenta il personale viaggio musicale nel corso degli anni, tra ambienti, ricordi, esperienze ed emozioni diverse