[COLOR=darkred][SIZE=4]CONTRAFFAZIONI ALIMENTARI: PUGNO DURO DELLA GUARDIA COSTIERA.. [/SIZE] [/COLOR]
Prodotti ittici congelati spacciati ai clienti per freschi, specie ittiche comuni offerte come pregiate, conseguente sequestro penale di quasi un quintale di pesce.
Questo รจ quanto emerso dallโattivitร di controllo svolta dal personale della Guardia Costiera presso un ristorante sito allโinterno di un noto campeggio sul litorale sud della costa livornese.
Lโattivitร della Guardia costiera ha cosรฌ evitato che sulle tavole dei consumatori arrivasse pesce di qualitร differente rispetto a quello ordinato, con una sostanziale differenza in termini di costo praticato dal ristoratore.
I militari hanno deferito allโautoritร giudiziaria per frode nellโesercizio del commercio la titolare, una ristoratrice livornese di 33 anni, e hanno acquisito la documentazione attestante che tonno a pinne gialle decongelato, รจ stato offerto e servito ai tavoli nei giorni scorsi sotto il nome del piรน costoso tonno rosso del mediterraneo.
Ma non solo ristoranti!
I controlli dei militari continuano anche presso i punti vendita al dettaglio. Nella zona di Ardenza sono stati rinvenuti alcuni chilogrammi di telline per i quali lโoperatore commerciale, un cinquantenne livornese, non ha saputo dimostrare la provenienza; nessuna fattura, nessun documento di accompagnamento, circostanza che rende i molluschi bivalvi particolarmente pericolosi per il consumatore. Lโipotesi degli investigatori รจ che le telline sequestrate provenissero da attivitร di pesca illecite svolte presumibilmente nella zona di Tirrenia, attualmente โdeclassificataโ in termini di salubritร per la cattura dei molluschi, condizione che rende necessaria lโesecuzione delle rigorose procedure per la depurazione del prodotto prelevato.
1.500 euro la sanzione per il commerciante livornese.