Eโ arrivato il gran giorno!!! PINOCCHIO non ha dormito molto,deve affrontare un sacco di problemi dopo il suo ritorno in paese, ha persino pensato di aprire un negozio di profumi per mascherare lโaria malsana che si respira, ma consapevole che dopo tutte le bugie che aveva detto e tutte le promesse che aveva fatto sarebbe rimasto un bambino di legno.
La piazza era gia, gremita e aspettavano tutti che venisse aperto il portone del grande castello, e qualche cittadino non stupido, notava che il grande castello nuovo di pacca, presentava diverse crepe sulla facciata , ma a quelle si sarebbe posto rimedio successivamente con dei puntelli rigorosamente di legno poicheโ dei mattoni nessuno aveva piuโ bisogno per i prossimi cinque anni.
In piazza cโerano proprio tutti, i saltatori di sponde festeggiavano come del resto avevano fatto cinque anni faโ, ma i cittadini erano infuriati con loro, non avevano portato mattoni con la loro faccia, tutti speravano che eliminassero patate e lumache molto dannose per i campi, ma preoccupati che la cavalletta del gualdo, alias elba nazione ( tre salti della sponda in poco meno di un lustro sono da premio oscar ed ha imparato anche a scrivere) potesse infestare la palestra.
Cโerano i giovani valenti, impauriti come al primo giorno di liceo, e tutti li rassicuravano dicendogli che per loro non ci sarebbero stati episodi di nonnismo, ma erano consapevoli di aver preso la โ masa โ subito il primo giorno di scuola.
I LUCIGNOLI erano naturalmente presenti in piazza e anche se non sarebbero entrati quel giorno nel castello, avevano il permesso di entrare quando volevano.
Non potevano mancare il GATTO e la VOLPE, defilati sghignazzavano soddisfatti della loro opera, IL GATTO aveva fatto entrare nel grande castello il CARDELLINO il quale grazie alle sue mansioni di agricoltura, con i prodotti del campo dei miracoli poteva ricostruire di legno tutto il centro storico, mentre la VOLPE si occuperaโ di colture (ops, scusate il lapsus freudiano) di cultura, anche se continueraโ a lavorare nel campo dei miracoli.
Non poteva mancare in piazza il terribile MANGIAFUOCO che spalleggiato da tutti i suoi burattini sventolava in aria circa 800 accendini urlando โ TANTO AD OGNI RIUNIONE ACCENDEROโ UN FIAMMIFERO, SEI FATTO DI LEGNO E UN GIORNO O LโALTRO TI MANCHERAโ LA COLLA.โ.
CAPITAN NEMO era silenzioso aveva accettato di sorvegliare tutti i comuni dellโisola, incarico importante, ma non aveva capito ancora se lo avessero fatto per stima o per escluderlo dalla favola.
Era presente anche GEPPETTO che non ama mai comparire ma non poteva mancare alla festa di cioโ che aveva creato insieme a PINOCCHIO, lo rivredemo tra cinque anni.
Non poteva mancare PO(U)LLICINO che come con CAPITAN NEMO non cโentrava nulla con la favola di PINOCCHIO, i cittadini lo incoraggiavano invitandolo a scendere le scale e costruire un castello nuovo di cui lui poteva avere le chiavi, ma POLLICINO eโ persona onesta e non fatta di legno e rassicurava tutti i cittadini che avrebbe sistemato le crepe del castello non con il legno ma con i mattoni e continuoโ a salire le scale tra il tripudio della folla e i sorrisi ironici del GATTO ,
della VOLPE e di MANGIAFUOCO.
Mancava solo PINOCCHIO, quanto avrebbe voluto salire quelle scale da bambino in carne ed ossa, ma alla FATINA questa mia favola non eโ proprio piaciuta, eโ ha deciso di rimanere nelle sue stanze, ha comunque promesso che torneraโ a CAPOLIVERI se PINOCCHIO si comporteraโ bene nei prossimi anni .
PINOCCHIO salite le scale del castello si apprestava a brindare, ma troppa era la voglia di essere un vero uomo tanto che quando prese la parola tutti rimasero con il fiato sospeso e โฆโฆโฆโฆ..
ORFEO
