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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 14 Agosto 2018 alle 3:00
Riscontro messaggio Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale รจ multo utile et humile et pretiosa et casta. n. 91623 del 13.08.2018, 18:44 Provenienza: piero in campo Vorrei precisare meglio la questione delle perdite dellโ€™acquedotto elbano peraltro giร  condivise dal citato ed ottimo messaggio. Allegato alla presente si vede uno schema della rete di distribuzione elbana redatta qualche anno addietro ma, fatte salve modifiche di piccola entitร , ancora valida, almeno nei principi di base. Osservando lo schema si capisce come quello elbano non sia affatto un acquedotto ma piuttosto una accozzaglia disordinata di reti, sottoreti con una cinquantina di serbatoi per una cubatura totale di circa 30.000 (trentamila) mc ed altrettanti impianti di sollevamento, accozzaglia dovuta a due circostanze inoppugnabili e senza che sussistano colpe di alcuno. Prima di tutto un territorio difficilissimo da servire di acqua come รจ quello elbano con una continua variazione altimetrica ed in secondo luogo il fatto che senza dubbio tale accozzaglia proviene da un primo piccolo acquedotto originario cui attraverso gli anni si sono via via aggiunti, a casaccio, numerose sottoreti, serbatoi ed impianti di sollevamento ; Da rilevare in particolare il notevole dislivello naturale esistente da una localitร  all'altra che acuisce di molto le problematiche obbligando molte condotte a funzionare a pressioni elevate. Da rilevare come una regola prima da attuare per diminuire le perdite sarebbe quella di regolare minuto per minuto la pressione di funzionamento delle reti, cosa questa estremamente difficile per non dire impossibile all'Elba. Vorrei precisare un altro particolare importante: Esistono una cinquantina di serbatoi per un totale di circa 30000 mc utili con cui , in un acquedotto normale si possono effettuare compensazioni giornaliere di portata molto efficaci. Allo scopo basterebbe che tutti i 50 serbatoi esistenti potessero riempirsi alla notte per poi il giorno dopo immettere in rete tutto il volume accumulato da tutti i 50 serbatoi.. Bisogna invece capire che all'interno o della citata accozzaglia ciรฒ non puรฒ affatto aver luogo perchรฉ ognuno di quei serbatoi esistenti non รจ regolato in funzione della richiesta dellโ€™utenza. Ogni serbatoio elbano invece funziona in base ai livelli del successivo serbatoio che esso medesimo deve alimentare. Questo significa che, nella realtร  lโ€™acquedotto dellโ€™Elba รจ quasi privo di serbatoi di compenso per cui io affermo che, in queste condizioni bisogna che lโ€™Ente gestore faccia i salti mortali per riuscire ad attuare quel servizio che realmente fa, ed รจ quindi da complimentarsi per i risultati. Detto questo io vorrei che qualche tecnico spiegasse come si potrebbe portare a termine la sistemazione dellโ€™acquedotto con riduzione drastica delle perdite se non in un modo solo: rifare completamente lโ€™acquedotto partendo da zero e quindi con spese enormi e non giustificabili. A questo punto le considerazioni da fare sono molte e tutte eclatanti. All'Isola dโ€™Elba, praticamente priva di serbatoi di compensazione, non si vuole proprio pensare a costruirne uno di grande capacitร  benchรฉ ne sia dimostrata in molti modi lโ€™assoluta necessita. A questa decisione del tutto sbagliata se ne aggiunge un'altra ancora piรน assurda: si sta per costruire una costosissima apparecchiature come il desalinizzatore la cui caratteristica รจ quella di dare una portata costante e ciononostante nemmeno detto desalinizzatore ha un serbatoio annesso.: รจ lโ€™assurdo nellโ€™assurdo. Marcello Meneghin
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