Ho molto apprezzato come al solito, gli ultimi interventi di Marco Mantovani.
Dalle sue parole si capisce quanto amore e quanto attaccamento prova per l’Elba.
E proprio per questa sua passione e per questo suo modo di pensare, che nei giorni scorsi ho voluto come gesto simbolico, regalargli una maglia di Elba Nazione.
Un gesto simbolico, come simbolico e provocatorio è il fatto di pensare ad un Elba Nazione.
Il giorno che sono andato a consegnare la maglia di Elba Nazione (non devo nascondere che ero emozionato), ho letto nelle sue parole e nei suoi occhi, che i suoi “sogni” e i suoi “progetti” sono anche i miei.
È stato un incontro breve ma intenso e il suo grande carisma ha rafforzato, se ce ne fosse stato bisogno, i miei propositi, le mie aspettative e le mie speranze.
Sono anni che subiamo ingiustizie e sono anni che ci lasciano cadere dall’alto decisioni, senza coinvolgere preventivamente noi cittadini.
Anche io mi sento sfiduciato, umiliato e non posso più accettare queste imposizioni.
I nostri disagi iniziano da quando veniamo al mondo.
Voglio essere un cittadino Italiano di serie A, voglio un futuro garantito per i nostri figli, pari opportunità e uguaglianza.
Siamo la terza Isola Italiana ma il nostro ospedale, nonostante la nostra popolazione estiva superi le 200.000 presenze, non è dotato di una sala di rianimazione e non abbiamo un elisoccorso di stanza sull’isola.
I reparti (che sono rimasti …) perdono sempre più “numeri” e professionalità.
Le nostre scuole sono penalizzate da un pendolarismo diffuso che - senza niente togliere ai professori che vengono da fuori - penalizza oggettivamente i nostri ragazzi e la loro preparazione complessiva.
Le famiglie Elbane per sostenere un percorso Universitario ai loro figli, devono sostenere enormi sacrifici a livello economico che non tutti riescono a sopportare.
Ma nessuno dei “Governatori” ha mai pensato per gli studenti Elbani ad una foresteria a Pisa e/o a Firenze, usufruibile anche dai familiari dei pazienti Elbani degenti in strutture Ospedaliere fuori Isola.
Vivere su questa Isola meravigliosa è certamente un privilegio unico, ma il nostro vivere quotidiano è spesso condizionato dagli orari e dalla disponibilità dei traghetti.
Eppure anche se siamo nel 2009, spesso e volentieri ci capita di perdere la nave per colpa di un passaggio a livello chiuso per un trenino “Lego” che non è mai in coincidenza con la nave (o viceversa); quando esiste una via alternativa di accesso al porto che non viene sfruttata.
Altra cosa relativa ai trasporti che volevo sottolineare è il mancato trattamento (che riservano ai “residenti della Val di Cornia”) ai nativi Elbani che ritornano a casa per rivedere ed incontrare le famiglie.
Nessuno ha mai pensato a tutti questi Elbani che sono costretti invece a pagare la tariffa intera….
La colpa di tutto questo forse come ci ricorda Mantovani è …… anche nostra.
Forse però con “questa pisciata fori dal vaso” delle barriere a Piombino, si è risvegliato in noi uno spirito “ribelle”, che dormiva latente nel nostro DNA Isolano.
Nei giorni scorsi, ho ideato e fondato sul social network Facebook, un gruppo
- Togliete le barriere dal porto di Piombino , non siamo una riserva Indiana – e dopo pochi giorni abbiamo raggiunto quota 1643, iscritti.
Ci sentiamo una realtà e anche grazie al sostegno di tutti gli Elbani sui siti d’informazione e blog locali, non vogliamo più tollerare un simile comportamento, non vogliamo che a casa nostra comandino degli estranei.
I nostri amministratori, nei giorni scorsi hanno avuto un incontro presso la sede dell’Autorità portuale a Piombino.
Gli effetti sortiti a mio parere sono solo dei palliativi :
si parla di corsia preferenziale per i residenti e naturalmente per i “Piombinesi”, si parla di 35.000 badge per consentire il passaggio a tutti gli Elbani,
si parla di telepass e di biglietti a bordo del traghetto.
Perché tutto questo solo ora?
Penso che magari al Sig.Tozzi, al Sig. Disperati o al Sig. Guerrieri potrebbe anche venire in mente di impiantarci un microchip come quello per l’anagrafe canina…… cosi ci possono controllare anche con il satellite.
A nome dei 1643 iscritti (ad oggi) al gruppo, faccio presente che anche in merito alla tanto decantata (virtualmente) continuità territoriale le barriere di Piombino per l’Elba vanno tolte.
E proprio in funzione di questo nostro punto fermo, sarà nostra cura organizzare, anche grazie alle associazioni e a tutti gli Elbani una manifestazione in questo senso.
In questi ultimi anni per promuovere il mio sogno di “Elba nazione” ho regalato ad un sacco di amici la maglia.
Tra i tanti ricordo l’amico Mario Ferrari grande conoscitore e grande amante dell’Elba, Fabrizio Prianti penna arguta e combattente di Vivere l'ambiente, Carlo Gasparri di Arcipelago libero, e Yuri Tiberto eterno paladino della causa Elbana.
A tanti l’ho promessa (vero Fabio Cecchi??) e a tanti la devo consegnare (vedi Bruno Paternò, Stefano Luzzetti…….) ma una cosa che desidero e che “il giorno che verrà” vi voglio tutti in prima fila.
Facciamo sistema associamoci non ci lasciamo dividere dalle politiche continentali, uniamo le nostre forze, i nostri sogni, i nostri ideali e le nostre speranze, perché a casa nostra dobbiamo e possiamo comandare noi .
Decidiamo in accordo una data e dopo : pacificamente TUTTI A PIOMBINO.
GIULIO PAOLI alias ELBA NAZIONE
