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Luciano Campitelli da Luciano Campitelli pubblicato il 28 Luglio 2018 alle 15:49
[COLOR=darkblue][SIZE=5] APPROVVIGIONAMENTO IDRICO DELL’ELBA (Riflessioni) [/SIZE] [/COLOR] Leggo su Elba Notizie di domenica 22 luglio 2018 un articolo a firma G. Muti affermante che “ ASA rinuncia al Dissalatore “… Viene riportato che in una conferenza stampa tenuta nella sede ASA di Portoferraio il massimo dirigente del settore idrico Sig. Brilli , il massimo dirigente del settore fognario-depurazione Sig. Del Corso ed il Presidente di ASA Sig. Guerrini hanno sostenuto che , nonostante gli investimenti per nuovi pozzi e le maggiori piogge invernal-primaverili , la situazione idrica elbana resta preoccupante per cui sono possibili restrizioni ed interruzioni di approvvigionamento idrico …Hanno inoltre sostenuto che “costruire il secondo dissalatore sarebbe un errore” , che “ la realizzazione del primo dissalatore partirà solo se i comuni elbani partecipano con 2 milioni di euro , altrimenti il progetto verrà annullato” e , dulcis in fundo , che “ la soluzione dei problemi idrici elbani sta solo nel raddoppio della condotta sottomarina “. Or sono solo 7 mesi fa , il 07 dicembre 2017, il gotha regionale , Politico ed Istituzionale , unitamente ai massimi livelli dirigenziali di ASA e di A.I.T. (Autorità Idrica Toscana) hanno dato luogo ad un beffardo sconcertante monologo sull’acqua per dirci con arrogante protervia , non disgiunta da insipienza-incompetenza tecnico-scientifica , che la soluzione delle criticità idropotabili elbane sarebbero state risolte con la realizzazione di 2 dissalatori e che il progetto esecutivo del dissalatore da 40 l/sec (stralcio I del Lotto I) era di fatto già pronto a partire da subito nella sua realizzazione , che i lavori sarebbero iniziati nei primi mesi del 2018 e terminati ad inizio 2020 , con un costo di sola realizzazione di 14-15 milioni di euro di danaro pubblico …In tale occasione dai predetti attori furono proiettate slides riportanti graficamente l’andamento centennale delle temperature e delle piovosità con toni allarmistici per quanto riguardava l’Elba , allarmismi deliberatamente concertati per indurre gli Elbani ad “ingoiare” la malsana idea del dissalatore…Arrivarono a dire che le rocce dell’Elba non avevano la capacità di assorbire acqua all’interno delle loro masse , dichiarando nel contempo di non disporre assolutamente di un bilancio idrico dell’Elba , ma che comunque avrebbero provveduto ad uno studio del sottosuolo elbano postquam , non antequam , la realizzazione del dissalatore… Ebbi allora a scrivere ben 5 articoli densi di sostanziali considerazioni tecnico-scientifiche , mai da ASA neanche timidamente contestate , dimostrando che uno o due dissalatori non avrebbero mai risolto il problema delle criticità idriche elbane e che quindi si stava buttando via e sperperando un’immane quantità di denaro pubblico per ragioni di inafferrabile interpretazione…Il megaprogetto dei 2 dissalatori fu messo in soffitta e non se n’è più parlato sino alla predetta ammissione da parte di ASA che è stato un errore andare in tale direzione… Da quanto si qui sinteticamente riportato emerge un dato di fatto oltremodo sconcertante perché testimonia incontrovertibilmente che il manipolo di tecnici ASA-AITIANI e la massima Dirigenza politico-amministrativa di ASA-A.I.T. mancano dei requisiti per assolvere ad un compito di così elevata caratura socio-economica quale è quello di rendere l’Elba autonoma dal punto di vista idropotabile e quindi esente dalle ormai pluridecennali emergenze idriche estive cui non sono riusciti a provvedervi nonostante l’immane dispendio di danaro pubblico…Nei suoi ormai 16 ani di gestione idrica dell’Elba , ASA avrebbe dovuto adempiere al proprio compito istituzionale di rendere l’Elba autonoma dal punto di vista idropotabile e ad aggiungere anche nuove risorse idriche a quelle ereditate al suo ingresso gestionale nel 2002 , ma nulla di ciò si è realizzato per essere l’Elba ancora nell’estate 2018 in presenza delle originarie, anzi aggravate , criticità idriche…ASA è , ed è stata , sempre tesa senza soluzione di continuità temporale nell’eccellere nella produzione di megaprogetti illogici in quanto destituiti di ancorché minimale substrato tecnico-scientifico , megaprogetti in tutto fallimentari (si pensi al cosiddetto “invaso collinare del Condotto”)…Chi ha fallito al Condotto poteva essere credibile nel rassicurare l’Elba dal punto di vista del superamento delle proprie criticità idriche quando arriva a proporre ed a progettare un impianto industriale quale era ed è il dissalatore di Mola arrivando dopo 7-8 mesi ad ammetterne pubblicamente l’assurdità ? Cosa debbono pensare e desumere gli Elbani di fronte alle giravolte idrico-gestionali , tecniche e politiche , delle massime dirigenze ASA-AITIANE ? Monsieurs Brilli , Del Corso , Guerrini, Mazzei ora BASTA davvero , anche la pazienza francescan-certosin-cinese ha un limite…avete ampiamente dimostrato di non avere mai avuto un’ottica idrico-gestionale di benché minima , coerente , mirata e di non scalfibile logicità , avete sempre e solo navigato a vista nel presiedere un’Istituzione Pubblica a pregnante e fortissima rilevanza socio-economica quale è il problema della gestione dell’acqua , primario imprescindibile elemento di vita e di supporto all’economia locale…dal suo ingresso nella veste di gestore idrico integrato nel 2002 , in ben 16 anni quindi , ASA è passata dal programmare 21 piccoli invasi sul territorio elbano dandolo a bere come autentico mezzo per superare le criticità idopotabili dell’Elba , ne avete realizzato uno al Condotto (primo ed ultimo) che , nonostante i milioni di euro di danaro pubblico che è venuto a costare , è risultato in toto fallimentare ed avete quindi dovuto regredire da tale pazza idea lago-collinare per passare con forsennata disinvoltura a programmare e progettare ben due dissalatori per l’Elba ed a luglio 2018 ci venite a dire candidamente che la proposta dei dissalatori è un assurdo logico-tecnico e quindi che la soluzione migliore e definitiva sarebbe una seconda condotta sottomarina facente magari rete (come nella sanità pubblica) con un’area idrologico-idrogeologica vasta anziché puntare ancora sulle smunte falde della Val di Cornia…pensate forse di collegarci con una tubazione tipo gazprom alla Groemlandia le cui immense masse di ghiaccio si stanno squagliando dando acqua di buona qualità che non necessita neanche di essere fatta passare nel megaimpianto di dearsenificazione e di deborificazione di Franciuana in quel di Piombino che è costato , per la sola costruzione non meno di 30 milioni di euro di danaro pubblico ? L’ormai oggettivamente acclarata insipienza , incompetenza ed incapacità gestionale del settore idrico da parte vostra depone , se rimane anche un modesto briciolo di etica deontologico-professionale e di onestà intellettuale , per un autonomo ritiro dagli incarichi sino ad oggi ricoperti …nella gestione idrica elbana si può e si deve una buona volta voltare pagina …non si può tollerare ch siate bravissimi solo a spendere improduttivamente per decenni milioni e milioni di euro di danaro pubblico senza mai avere un esito definitivo che superi le sofferte criticità idropotabili…Ci preme in chiusura evidenziare ai lettori del presente articolo le gravissime carenze gestionali aggiuntive alla fallimentare situazione di ASA e della sua Dirigenza massima dei megaprogetti degli invasi , dei dissalatori , della terebrazione dei pozzi e di tutte quante le ingiustificate carenze cognitive del territorio in gestione… -- A) ASA ha terebrato numerosi pozzi spendendovi milioni di euro che sono risultati troppo spesso largamente improduttivi e , comunque, anche i pozzi produttivi di pianura sono stati gestiti pessimamente essendo ricorsi al loro eccessivo emungimento ben oltre il relativo punto critico tale da consentire l’ingresso di un cuneo marino che li ha spesso resi irreversibilmente inutilizzabili… -- (B) Durante ogni pioggia si sono costantemente visti andare in mare milioni di mc. di acqua di buona se non ottima qualità senza che ASA abbia mai sentito il dovere di trattenerla sul territorio isolano con idoneo congruo deposito interrato…quell’ottima acqua non è mai entrata negli interessi di ASA , è un fatto di una gravità incommensurabile… -- (C) ASA ha sempre deliberatamente e sciaguratamente non voluto conoscere in profondità la geologia , l’idrogeologia , la reale geomorfologia , la realtà idrografico-idrologico-idraulica dell’Elba che , unici , avrebbero in larga misura supplito alle criticità idriche sofferte…Ammette candidamente di non avere mai fatto , né di possedere , neanche una pallida idea del bilancio idrologico dell’Elba non solo , ma di non conoscere la litotipia isolana , conoscenza imprescindibile per terebrare pozzi produttivi. -- (D) Non è stato attuato nulla di congruo sul piano degli interventi tesi a rendere la rete distributiva non più colabrodo con perdite rasentanti il 50% d’acqua… La condotta sottomarina che vorreste realizzare ex novo non è fattibile per ragioni che saranno quanto prima esposte… ASA ha forse in testa anche un secondo megaprogetto simil-Franciana per demineralizzare e dechimificare l’acqua della paventata seconda condotta marina la cui acqua sarebbe emunta extra Val di Cornia ??? è inoltre imprescindibile venire a capo della sconcertante storia del cosiddetto “invaso collinare del Condotto”… Per l’approvvigionamento idropotabile dell’Elba , “ VOLTARE PAGINA SI PUO’ e S I D E V E “ .
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