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MARCO SOLLAPI da MARCO SOLLAPI pubblicato il 2 Luglio 2018 alle 14:56
[COLOR=darkred][SIZE=4]PROBEMI RIESI: IL PRESIDENTE, LO SFALCIO LEGALE E IL REATO PUTATIVO [/SIZE] [/COLOR] di M. Sollapi Spesse volte mi trovo a leggere il Blog di Rio Su questo blog prevalentemente si descrivono situazioni e fatti che dovrebbero interessare gli abitanti di Rio. Ma per una serie di ragioni è interessante e istruttivo per tutti. La prima è che il blog da oltre 10 anni ha dato a chi ha voluto la possibilità di scrivere, commentare, mettere a nudo quanto è avvenuto nel comune di Rio Nell'Elba sopratutto nell’ultimo decennio quando si sono verificate in comune cose complesse che alimentavano confronti duri sul blog, che comunque lui è riuscito a gestire svolgendo quindi un ruolo molto positivo. Altro interesse è il linguaggio utilizzato. Da una parte è, quasi sempre, concreto preciso e senza fronzoli e, dall’altro con espressioni molto colorite che sono la voce genuina del carattere dei Riesi. Carattere che essendo ferrigno negli scontri fa scintille. E’ proprio uno di queste scontri che mi spinge a scrivere queste righe. Vi ho notato un elemento fuori contesto: invece di scintille brillano minacce di querele e non da uno qualsiasi, ma dal Presidente del neo eletto Consiglio Comunale. Un Consiglio che possiamo definire storico. Quindi, tutto, ogni mossa che questa giunta post fusione fa all’inizio, ha un valore simbolico molto forte. Questo non dobbiamo dimenticarcelo Ecco di che si tratta: Un lettore ha comunicato sul blog che era stato “appaltato lo sfalcio di Nisporto Nisportino e Bagnaia ad una cooperativa il cui legale rappresentante era il fratello dell’attuale Presidente del consiglio comunle”. Dov’è il problema? La cosa è vera e dovrebbe finire qui. Ma arriva qualche scintilla, qualcuno allude ad un possibile conflitto di interessi. Allusione assurda perché è stato subito chiarito che l’assegnazione era avvenuta cinque giorni prima delle elezioni . Quindi la cosa poteva finire lì . Ma Il Presidente, non tenendo conto di questo, invece minaccia querele. E la cosa è veramente sorprendente perché se era assurda l’allusione è assurda anche la minaccia di querela. Tento di spiegarmi. Se ci spostiamo sul terreno legale della Giunta, a voler essere pignoli, e analizzando l’episodio che il Presidente denuncia, siamo di fronte a quello che in gergo tecnico si definisce reato impossibile o reato putativo dove è esclusa la punibilità in quanto, per ragioni oggettive, l’azione dannosa attribuita non puo’ essersi verificata. (Vado a memoria dell’art. 49 c.p. Semmai il sindaco, avvocato di stato può correggermi) In altre parole, nel nostro caso, l’episodio su cui si basa la scorrettezza attribuita non esiste in quanto non essendo in comune il Presidente non poteva aiutare il fratello Per fare un esempio semplice: non può sentirsi offeso chi non essendo sposato né fidanzato fosse accusato di essere “becco” . Per esser becco ci vogliono le corna e una donna che le metta. Credo che il Presidente convenga. Ho voluto chiarire questo punto perché se la nuova Giunta, dove non mancano gli avvocati (Il sindaco, quotato avvocato dello stato, il Presidente è un studente universitario in giurisprudenza), pur conoscendo questi aspetti minaccia querele, è probabile che abbiano voluto dare un segnale. Ma, qualora fosse così, a mio avviso, la nuova amministrazione dovrebbe cambiare registro. Mi chiedo se nel momento in cui inizia un lavoro difficile con la messa a punto di una macchina amministrativa sgangherata, gli convenga tenere l’attività della Giunta sotto i fari e la lente di ingrandimento della stampa locale. Mi chiedo se con difficoltà di ogni genere da superare gli serva fare la guerra, tra l’altro, a persone molto preparate, che possono scrivere su diverse testate. Puo darsi che nei comportamento del Sig. Gemelli, che non conosco ma che da come scrive appare una persona istruita, possa avere giocato la mancanza di esperienza e l’impulsività. Firmarsi come presiedent del Consiglio è poco comprensibile. Il Presidente è una figura istituzionale, che nelle sue funzioni, in consiglio, si colloca al di sopra delle parti. Ha una funzione pacificatrice fra minoranza e opposizione, dovrebbe svolgere un ruolo di mediazione. Un atteggiamento di questo tipo sembra non essere adatto al ruolo e al titolo di cui tiene a fregiarsi anche in privato. A maggior ragione lo deve fare nei confronti dei cittadini, perché lui non rappresenta la maggioranza che ha vinto le elezioni, ma tutta la popolazione, minoranza compresa. Utilizzare il suo ruolo importante per farlo pesare in una sua lite privata è una scelta errata perché entra in conflitto con ruolo istituzionale che deve svolgere nella comunità. Forse una persona più anziana, dotata di più esperienza e lungimiranza anche politica poteva essere più adatta a questo ruolo che oltretutto la maggior parte delle volte viene affidato alla minoranza. Il sindaco Corsini, lontano a Roma occupato a risolvere problemi importanti e gravi, non puo’ certamente occuparsi della legalità del taglio dei cespugli a Nisporto. Però nei piccoli paesi questi sono i problemi. Ed ecco perché, mi ero permesso, in un precedente intervento, che specialmente in questa fase di inizio era importante la presenza del sindaco in comune. Non vorrei che questo fosse un segnale dei problemi che avremo in seguito. Sarebbe bene un intervento chiarificatore e riappacificatorio del Sindaco, ancorché dell’avvocato Corsini. Sono convinto che Ivano Arrighi continuerà per la sua strada con decisione e a volte con durezza, ma con correttezza, visto che, per alleggerire la polemica ha cancellato alcuni post nonostante non avessero alcun carattere offensive.
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