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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 30 Giugno 2018 alle 5:56
[COLOR=darkred][SIZE=4]CARLO BONCOMPAGNI Eโ€™ DESIGNATO REGGENTE INTERINALE DELLA TOSCANA DAL PRINCIPE EUGENIO DI SAVOIA [/SIZE] [/COLOR] La pace di Villafranca che ha interrotto improvvisamente la seconda guerra per lโ€™indipendenza dโ€™Italia ha anche interrotto le speranze di coloro che vi hanno partecipato per vedersi uniti al Piemonte: sono le popolazioni dellโ€™Italia centrale e cioรจ toscani, parmensi, modenesi e romagnoli. Una profonda incertezza sovrasta sul futuro. In Toscana il governo con lโ€™assemblea nazionale dei deputati del popolo toscano ha deliberato Eugenio di Savoia Carignano a reggente in nome di SM Vittorio Emanuele di Savoia . Ma il 14 novembre 1859 il principe Eugenio di Savoia Carignano designa in sua vece come reggente della Toscana ,Carlo Boncompagni. Questa la lettera che il principe scrive al Boncompagni designandolo reggente in sua vece: โ€œIl.mo sig Commendatore, Io lโ€™ho designata al nobile ufficio di recarsi nellโ€™Italia centrale e dirigere quelle province che coi loro voti proclamarono di volere un forte regno costituzionale ed italiano e poscia invocarono la mia reggenza. La sua onorevole fama, le nobili qualitร  del suo ingegno e del suo animo, le prove di devozione che Ella diede al re ed alla Patria, lโ€™intiera fiducia che in lei ripongo e che ora godo pubblicamente significarle ,sono tanti argomenti perchรฉ la sua missione ottenga un esito felice. Ma non sono i soli.Le popolazioni dโ€™Italia centrale hanno date tante prove di senno, di fermezza e di temperanza che meritano la stima del mondo civile. Ora io sono certo che esse comprenderanno la necessitร  di perseverare in quella medesima condotta calma e ordinata, soprattutto in questo momento nel quale sta per aprirsi un congresso (1) dove le sorti dโ€™Italia saranno discusse , e dove S.M. il Re Vittorio Emanuele, forte dei diritti conferitigli ,saprร  efficacemente propugnare i loro voti. Le assicurazioni ripetute da S.M lโ€™Imperatore deโ€™ francesi che non vi sarebbe intervenuto nellโ€™Italia Centrale sono un altro titolo di grande fiducia. Tali assicurazioni confortano potentemente la politica del Governo del Re, il quale non potrebbe mai consentire che la violenza esterna venisse a sovrapporsi alla volontร  nazionale. Se ragioni di buona politica consigliarono S.M. dopo la pace di Villafranca a richiamare i suoi commissari e astenersi da qualsiasi ingerenza nellโ€™Italia centrale, non รจ perciรฒ che il suo Governo si rifiuti ad uffizi di una amichevole benevolenza che i recenti fatti hanno stretta ancor maggiormente. Io intendo esprimere la fiducia che esso non rifiuterebbe ,entro il limite del possibile, di venire in aiuto di quei paesi per facilitar loro la contrattazione di un prestito ove fosse necessarioโ€ฆ. Eugenio di Savoia โ€ 1) Congresso di Zurigo con la conseguente pace che ne uscรฌ . Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
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