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elba hardcore da elba hardcore pubblicato il 17 Giugno 2009 alle 14:39
Ma qualcuno l'ha visto questo film girato all'Elba? Non ci saremmo aspettati che il regista Maurizio Ponzi, reduce da "Volevo i pantaloni", si facesse prendere le mani dal sentimentalismo e dai personaggi "positivi". E questo il vizio che manda a monte "Vietato ai minori", incautamente accostato dallโ€™autore a "Effetto notte", storia di cinema nel cinema (porno). Lโ€™inizio, con lโ€™intervista alla simpatica Mariella Valentini, che fa la star hardcore occhieggiando non poco a Moana, promette bene e lโ€™arrivo allโ€™isola dโ€™Elba della scalcinata troupe di "Mystic porno sensation" (fingendo il set di un documentario per Raiuno) prepara lo spettatore a una partitina cinica su gente del mestiere. Ma non appena lo stallone redento (Paco Reconti) lascia gli amplessi a comando per correre dietro alla netturbina che lo sistemerร  sullโ€™isola, il film perde quota, si fa lezioso e arriva spiazzato alla fine, col produttore scalcinato che sul traghetto diventa in bianco e nero come Nosferatu. Intorno alla diva erotica girano angeli e diavoli custodi poco interessanti: Haber che fa lโ€™imprenditore imbroglione, con piรน misura del solito, ma sempre restando Haber; Venturiello, ovvero il marito intellettuale convertito allโ€™eros; gli spiritosi Pistoia e Angelo Orlando, trepidi omosex, regista e operatore, alla ricerca dellโ€™inquadratura espressionista; la sarta dal nobile passato neorealista (brava, รจ Gina Rovere, una delle compagne di "Adua") e infine il ricco mecenate nascosto (Massimo De Rossi). Fintamente movimentato anche da un improbabile club di marinai, scritto da due giovani del Centro sperimentale, Guarnieri e Mazzucco, "Vietato ai minori" si offre a doppia lettura, perchรฉ Ponzi, regista dai toni gentili, non rinuncia allโ€™ammicco dellโ€™ex critico e militante del cinema intellettuale. Ma alla fine, come dice la Valentini nellโ€™intervista citata, diventa proprio un film allโ€™italiana, di regime, moralistico, che non ha nรฉ coraggio nรฉ passione per la scostumatezza. Da Il Corriere della Sera, 9 ottobre 1992 Sito: Il Corriere della Sera
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