[COLOR=darkred][SIZE=5]DISTRIBUTORE CARBURANTE MOLO GALLO... LETTERA APERTA AL SINDACO FERRARI [/SIZE] [/COLOR]
Gentilissimo Dott. Ferrari
Con riferimento alla storia infinita del distributore di carburante presso il Molo Gallo di Portoferraio, vorrei sottoporre alla sua attenzione, che il problema del rifornimento per la nautica da diporto puรฒ portare a gravissime conseguenze alle quali mi sembra che nessuna delle istituzioni coinvolte abbia pensato, oppure voluto pensare. Il distributore in oggetto รจ lโunico, ripeto lโunico impianto sulla costa nord e parte della costa est dellโisola dโElba, presso il quale tutte le imbarcazioni da diporto possono rifornirsi di carburante. Invece le imbarcazioni a vela con pescaggio superiore a 1 metro (praticamente tutte le barche a vela) e quelle a motore di lunghezza superiore a 9 metri, non possono rifornirsi di carburante anche nei seguenti porti dellโisola: Rio Marina: nel porto non esiste un distributore per la nautica. Lโunico distributore stradale รจ allโuscita del paese sulla strada verso Porto Azzurro. Cavo: il distributore per la nautica รจ in fondo al porto. Causa il pescaggio ridotto e le difficoltร di manovra dovute allo spazio molto ristretto, lโattracco risulta impossibile per le imbarcazioni sopra elencate. Marciana Marina: anche in questo porto il distributore per la nautica รจ in fondo al porto e per lo stesso motivo di Cavo, le imbarcazioni sopra elencate non possono accedervi. Partendo da Portoferraio il primo impianto presso il quale รจ possibile, per le barche sopra elencate, fare rifornimento, รจ quello di Porto Azzurro: Per arrivarci ci vogliono perรฒ da Portoferraio almeno tre ore di navigazione per le barche a vela (andata e ritorno 6 ore!!). Per le barche a motore il tempo รจ decisamente piรน corto ma il carburante consumato nelle due ore tra andata e ritorno costano al diportista, per ogni rifornimento, fino a diverse centinaia di Euro, a seconda della potenza del motore o dei motori installati a bordo. A Portoferraio hanno sede alcune societร di charter che propongono in locazione, a livello internazionale, imbarcazioni, anche di misure importanti,che non possono perรฒ accedere ai rifornimenti di gasolio dellโimpianto della societร Barontini, perchรฉ riservato alle imbarcazioni commerciali, oltre naturalmente a quelle delle varie istituzioni. Solamente per le 30 e oltre barche a vela utilizzate per la locazione da societร con sede a Portoferraio, servono a ogni ritorno settimanale alla base dโimbarco, fino a 1800 litri di carburante. Rimangono fuori le scuole veliche, i diving, i noleggiatori di gommoni e naturalmente anche i diportisti privati. Quindi ogni settimana migliaia di litri di carburante vengono trasportati, in taniche, dai distributori stradali alle varie imbarcazioni. Con il pericolo di un incidente, durante il trasporto, con fuoriuscita di carburante sul manto stradale, e con conseguenze che penso non siano difficili da immaginare. E come si puรฒ fare ad evitare, che durante il trasbordo del carburante da una tanica al bocchettone dโimbarco, quantitร non indifferenti di benzina e gasolio, vadano a finire nel mare? Se ci sono delle leggi per evitare che ciรฒ succeda, allora che si sveglino coloro che hanno il dovere di impedire che queste situazioni possano crearsi. Ma non, come al solito,con divieti, multe e sequestri ma bensรฌ con la buona volontร e, soprattutto, con il buon senso da parte di persone in cui dovere dovrebbe essere di aiutare, e non di ostacolare, chi lavora. Colgo lโoccasione per puntualizzare che la disciplina che regolamenta il trasporto di merci pericolose (quindi anche infiammabili) รจ l'A.D.R., normativa internazionale che prevede il rispetto di specifiche disposizioni tra cui, in linea generale, la presenza di apposito documento di trasporto, del certificato di formazione professionale, dell'estintore, delle istruzioni scritte etc... Quindi agli operatori del settore di Portoferraio (e non solo) rimangono due scelte da fare. Attenersi alle leggi e quindi dovere chiudere le loro attivitร , oppure rischiare in prima persona con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Le principali societร che propongono barche in locazione, lavorano a livello internazionale. Ogni anno migliaia di persone si possono meravigliare di una situazione irreale per unโisola che vive in buona parte di turismo nautico ma le cui autoritร non sono in grado di garantire un servizio pubblico di estrema importanza, innanzitutto per la sicurezza e poi per lโimmagine della stessa isola. Tutto questo non per colpa degli imprenditori ma bensรฌ grazie allโimmobilismo di chi ci governa, sindaci inclusi! Sono convinta che lโAmmiraglio Nelson si rigirerebbe nella tomba se venisse a conoscenza di come viene gestita, la da lui tanto decantata, baia di Portoferraio! Sono sicura di scrivere a nome di quasi tutti gli imprenditori del settore con i quali ho sovente scambi di idee, principalmente per lโoggetto del mio presente scritto.
Distinti saluti.
Carolin Buechi Legale rappresentante Gestioni Nautiche Buechi & C. s.a.s. Portoferraio