[SIZE=4][COLOR=red]Quale funzione dovrebbe avere la scuola, perlomeno quella pubblica e dell'obbligo?[/COLOR][/SIZE]
Ci siamo mai posti seriamente questa domanda così da farci un’idea precisa e consapevole sulle risposte che andiamo a dare, soprattutto ai giovani?
Considerato che la scuola prende in consegna, ancora ‘nude’ perché bambini, persone che domani dovranno essere dei cittadini con diritti e doveri e capacità di operare scelte sociali, madri o padri con la responsabilità di far crescere i figli, lavoratori capaci di fare al meglio il proprio lavoro correttamente nel rispetto delle leggi e della dignità altrui.
Considerato che fra tutto quanto aspetta il giovane dal fine scuola in poi, la parte più difficile, oltre che di gran lunga la più importante, è saper fare il buon cittadino ed il buon genitore, oltre che saper far bene il proprio lavoro, quanto più possibile sicuro e dignitoso per il proprio sostentamento.
Considerato che non esiste separatamente l’uomo lavoratore o l’uomo cittadino o l’uomo genitore, ma esiste una sola entità uomo che è chiamato a svolgere le tre funzioni quotidianamente ed in parallelo senza soluzione di continuità, sempre più con molta flessibilità ed adattabilità causa i continui cambiamenti dei contesti lavorativi e delle esigenze ambientali e di mercato.
Si evince che all’uomo si richiederà sempre più flessibilità nelle specializzazioni, requisito che potrà essere soddisfatto solo se alla base di tutto è stato svolto un buon processo formativo della persona.
Per fare un ‘mestiere’ è sufficiente un buon addestramento che insegni l’uso corretto di attrezzature, macchine, dispositivi etc, per fare un ‘lavoro’ invece è necessaria una adeguata fase formativa attraverso la quale si trasferiscono alla persona conoscenze, cultura, strumenti per la ricerca, per la comprensione, per l’analisi dei problemi e per la corretta comunicazione.
La scuola non deve preparare il giovane a fare un ‘mestiere specifico ’ per poi dipendere quasi esclusivamente da quello, lo deve formare per diventare Uomo capace di comprendere i vari ambiti ed inserirvisi se necessario, capace di far fronte alle difficoltà trovando soluzioni fuori dai colpi di mano e dell’illegalità.
Il mio ideale di scuola dell’obbligo prevederebbe un percorso di quattro anni di liceo classico (formativo) + 2 anni di specializzazione. Due anni di specializzazione a quell’età ed a livello universitario, valgono molto di più dei 5 anni di istituto tecnico iniziati da bambinelli. Per di più hai formato delle persone ad essere buoni cittadini e potenzialmente predisposte a svolgere altre attività se necessario.
Cosa diversa ed altamente educativa, è quella di far conoscere ai giovani gli ambienti di lavoro in modo particolare quelli dove vengono svolte attività di salvaguardia dell’ambiente, del sociale e a difesa della legalità. E’ soprattutto lì che si hanno esempi concreti di cosa vuol dire essere cittadini al servizio dei cittadini.
Riccardo