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ass.Dialogo da ass.Dialogo pubblicato il 24 Aprile 2018 alle 17:26
[COLOR=darkblue][SIZE=5]INCONTRO [/SIZE] [/COLOR] โ€œIncontroโ€ รจ il titolo della nuova offerta teatrale nella Casa di reclusione di Porto Azzurro. Incontro fra diversi, che imparano ad integrarsi a vicenda, a capovolgere stereotipi che pare impossibile rimuovere. Questa molto in breve la sintesi dello spettacolo teatrale che venerdรฌ 20 aprile il Laboratorio teatrale โ€œIl Carro di Tespiโ€, da 25 anni attivo nel carcere elbano, ha presentato agli spettatori. Tratto dal racconto โ€œIl paese dei ciechiโ€ di Wells e liberamente rielaborato, il drammatico copione รจ stato letto dalla brava attrice livornese Loretta Ronsichi e animato da alcuni validi interpreti, detenuti e no. In un paese lontano, in una valle remota delle Ande, vivono abitanti tutti privi della vista. Giunge casualmente in questo mondo sconosciuto Nuรฑes, che รจ invece vedente e che si rende conto con stupore della realtร  in cui รจ capitato. E vi si confronta e comprende. In quel buio i ciechi hanno acutizzato gli altri sensi, in particolare il senso dell'udito e l'amore per la musica. Nuรฑes si innamora di una ragazza del paese e questo incontro lo costringe โ€“ cosรฌ decidono gli anziani โ€“ a scegliere: se vuole sposare la bella Medina deve rinunciare alla vista e divenire anche lui cieco. Che farร  Nuรฑes? Il finale, con felice invenzione, si apre a ventaglio e offre varie soluzioni, presentate da diversi attori che le hanno escogitate ed elaborate personalmente. La conclusione cosรฌ non รจ unica, ma varie e fantasiose sono le possibilitร  di scelta che i validi interpreti hanno rappresentato per Nuรฑes, cosรฌ come varia e imprevedibile รจ la vita. Davvero interessante e commovente il dialogo e soprattutto l'impegno degli attori, sia tra gli ospiti del carcere, come tra i soci della cooperativa Altamarea, e in particolare tra gli studenti dellโ€™Istituto superiore โ€œVoltaโ€ di Piombino. Brava e coraggiosa la regista Manola Scali, che non esita a mettere in scena tematiche non certo facili. Coinvolgente come sempre Bruno Pistocchi, che con Manola collabora e che ha introdotto lo spettacolo con una poesia che celebra l'arte e la fede, cioรจ la bellezza e la speranza, che salvano il mondo. Il tutto reso ancor piรน vivido e suggestivo dalla musica e dal canto di Daniele Pistocchi, che hanno arricchito di incantevole armonia lโ€™intero spettacolo. Prima di presentare questa nuova "performance", รจ stato riproposto un recital di poesie e prose in memoria della seconda guerra mondiale e della Resistenza italiana, riduzione del lavoro giร  offerto al pubblico nel mese di gennaio. Presenti un gruppo di studenti piombinesi con i loro insegnanti, alcuni volontari, qualche detenuto, pochi in veritร  โ€“ e questo inconveniente si spera possa essere superato โ€“, cosรฌ come si รจ notata l'assenza di alcuni portoferraiesi, di solito presenti in altre occasioni. Il teatro, grande palestra culturale e sociale, veicolo di pensieri e di emozioni, รจ da secoli scuola e occasione di crescita per tutti. In particolare il teatro in carcere, che ha un valore formativo, un significato pregnante di humanitas, che acquista senso quanto piรน si offre e interagisce con il mondo esterno, specie con quello giovanile. Agli operatori penitenziari, in particolare all'Area educativa e agli agenti della Polizia penitenziaria, un grazie sentito per il contributo alla realizzazione di questo e di altri simili eventi da parte dellโ€™Associazione di volontariato penitenziario โ€œDialogoโ€, che si onora di sostenere, fra gli altri, il Progetto del Teatro in carcere a Porto Azzurro, progetto che fa parte del piรน vasto importante Progetto Teatro in carcere, finanziato dalla Regione Toscana. A fine estate, appuntamento per la replica. Licia Baldi
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