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Lโ€™Elba a TOURISMA da Lโ€™Elba a TOURISMA pubblicato il 16 Febbraio 2018 alle 16:04
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Lโ€™Elba a TOURISMA Salone dellโ€™Archeologia e del Turismo Culturale. [/SIZE] [/COLOR] Le ultime scoperte dello Scavo archeologico della Villa Rustica di San Giovanni, nella Rada di Portoferraio, allโ€™isola dโ€™Elba e altri nuovi dati verranno presentati nel corso di eventi di importanza nazionale e internazionale nelle prossime settimane. Il primo รจ quello di โ€œTourismaโ€- Salone dellโ€™Archeologia e del Turismo Culturale, a Firenze (Palazzo dei Congressi) il 16-18 febbraio, dove il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni culturali dellโ€™Universitร  di Siena ha un proprio stand per illustrare anche le ricerche sul sito elbano di San Giovanni. Tourisma, con il patrocinio del MiBACT, รจ rivolto a tutte le realtร  culturali ed economiche attive nel settore archeologico-artistico-monumentale (istituzioni di ricerca pubbliche e private, parchi, musei, enti di promozione, operatori turistici, categorie professionali). Al termine della sesta campagna di scavo a San Giovanni (Podere P. Gasparri), coordinata dal Prof. Franco Cambi e Laura Pagliantini, i dati analizzati nel Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi dellโ€™Universitร  di Siena hanno permesso di definire con certezza la natura e la cronologia dellโ€™insediamento: una villa rustica di dimensioni ragguardevoli, su due piani: quello superiore abitativo, decorato con intonaci dipinti e pavimenti a mosaico, quello inferiore con una cantina con grandi dolia in cui fermentava il vino, e un ambiente per la conservazione del sidro di mela allโ€™interno di anfore. La conservazione della villa รจ apparsa fin da subito straordinaria: costruita alla fine del II secolo a.C., รจ stata distrutta nel I secolo d.C. da un incendio che, โ€œcuocendoโ€ le strutture, ne ha garantito la sopravvivenza. Intonaci e pavimenti decorati, anfore con ancora allโ€™interno il loro contenuto e oggetti di pregio, vengono ogni anno riportati in luce e contribuiscono a scrivere un pezzo di storia inedito per lโ€™isola dโ€™Elba. Eretta alcune generazioni prima della grande Villa delle Grotte, di epoca augustea, della villa rappresenterร  la pars rustica. Le attestazioni sui dolia e sui materiali da costruzioni hanno permesso di attribuire con certezza la proprietร  di questo edificio e della Villa delle Grotte alla potente famiglia romana dei Valerii. Grande attenzione รจ stata riservata questโ€™anno al primo scheletro umano rinvenuto sul sito: un individuo seppellito sui resti crollati della villa, probabilmente arrivato a San Giovanni per recuperare materiali da costruzione ed oggetti dalle macerie, pratica assai diffusa in epoca antica e testimoniata anche nelle ville della Linguella e delle Grotte. Grazie allo studio antropologico, condotto da Stefania Scapolaro (Universitร  di Siena), sappiamo che si trattava di un individuo giovane, un ventenne, come sembrano indicare i denti e lo stato di formazione delle ossa. Il secondo appuntamento sarร  il 22 febbraio a Roma, alla sede del Museo Nazionale alla Crypta Balbi, in occasione di un ciclo di incontri dal titolo โ€œScavi in corsoโ€ in cui, ogni due settimane, vengono discussi i risultati delle piรน importanti ricerche che si svolgono in Italia. Franco Cambi e Laura Pagliantini parleranno dei risultati dellโ€™ultima campagna di scavo e dellโ€™isola dโ€™Elba in epoca romana, e sarร  una bella occasione di confronto, divulgazione e promozione di questa ricerca. A marzo sarรฒ poi la volta dellโ€™isola dโ€™Elba, dove verrร  organizzata una conferenza pubblica per illustrare tutto il lavoro svolto e gli obbiettivi della prossima campagna di scavo. Nato nel 2012 come uno stage per studenti universitari, il cantiere di San Giovanni ha visto negli anni aumentare il coinvolgimento di istituzioni, associazioni, imprese e cittadini privati che si sono proposti come attori e anche finanziatori di questa piccola ma vitale iniziativa. Il vero valore aggiunto di questa ricerca รจ quindi la reale partecipazione di tutta la cittadinanza, la quale ha scoperto un rinnovato interesse verso la storia del proprio territorio, fondamentale per una maggiore sensibilitร  nei confronti della sua tutela e conservazione.
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