โAlle 6.30 dellโ8 gennaio 1911, a Portoferraio nel palazzo dei Merli, a soli 46 anni, si spegne , ucciso dalla tubercolosi, uno dei piรน straordinari personaggi del nostro recente passato, Pietro Gori, il cavaliere errante dellโanarchia. La notizia si diffonde in un baleno e ciascuno vuole rendere omaggio allโavvocato dei poveri, a chi, rinunciando ad una carriera forense ricca e prestigiosa, ha consumato la sua vita a difendere perseguitati politici, gli operai, i contadini e a lottare per il trionfo dellโidea. Tutti partecipano, a casa restano solo i malati. I discorsi di commemorazione si tengono in piazza Cavour. Il corteo funebre percorre via Guerrazzi e le calate fino allโimbarco su, piroscafo Giglio, che lascia la banchina in un tripudio di saluti, lacrime, commozione. A Piombino ogni spazio รจ occupato, la gente รจ fin sopra i tetti da dove lanciano garofani rossi sul carro funebre e cosรฌ fino allโarrivo nellโabitazione di Rosignano Marittimoโ.
Eโ una vigliaccata di questi personaggetti locali. E, a proposito di vigliaccata, basta vedere lo sdegno nei confronti delle flebili proteste dimostrato da due personaggi che di queste cose se ne intendono come lโex sindaco, inesistente, di rio Elba che รจ scappato a gambe levate lasciando il paese nel piรน totale abbandono, sensa aver lasciato il benchรฉ minimo segno del suo passaggio. Dellโaltra persona รจ sufficiente ciรฒ che รจ apparso su un volantino in giro in questi giorni. Ma dove sono i progressisti, la societร civile, ilPDR, qui perรฒ si capisce perche รจ ormai un partito di destra. Ma dove sono finiti i portoferraiesi, i riomarinesi, i capoliveresi che facevano dei loro paesi luoghi di libertร , solidarietร , accoglienza, democrazia da sempre loro fiore allโocchiello. Che tristezza!!!
Ringrazio Camminando per aver portato tutti a conoscenza di questo fatto e se vorrร pubblicare. Un saluto.