Ho letto con tenerezza di padre e di nonno, e con eguale rabbia ed indignazione, la lettera che Jessica Demelas ha scritto al Tirreno, tenews e che Elbareport ha riportata sul suo sito con un breve condivisibile opportuno commento.
Invito tutti a leggerla. Il giorno che sfileremo sul porto di Piombino reclamando i nostri diritti e la nostra dignitร , lo faremo anche per Jessica. Anzi. Il primo cartello che scriverรฒ sarร per richiamare lโattenzione di questi vili ed impermeabili impiegati e funzionari alla loro responsabilitร civile, prima di ogni altra considerazione.
Diceva Enno Flaiano che รจ piรน facile assumere un sottosegretario che una responsabilitร . E per gli addetti alle biglietterie e per i responsabili generali del porto la vergogna deve essere senza confini, illimitata.
Si godano pure i loro super parassitari stipendi, il Presidente, la vice Presidente ed il ministro Matteoli che li ha conclamati, con incredibile leggerezza, Vescovi e Papi.
Si puรฒ vivere bene da ricchi ma a patto che non si debba fare il conto con la vergogna e la propria coscienza.
bruno paternรฒ
