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Yuri da Yuri pubblicato il 12 Giugno 2009 alle 22:45
Ho dovuto prendermi un po’ di tempo per cercare di capire cosa potesse aver spinto Mazzantini a sputarmi addosso tutto il suo famoso veleno senza alcun motivo sensato. Il primo pensiero che mi è venuto in mente è che non sia una persona davvero “velenosa” come si dice, ma molto più tristemente (per lui) sia semplicemente una persona cattiva. Una cattiveria innata, fissata nel dna, che lo costringe ad attaccare tutto quello che si muove al di fuori del suo microcosmo, costituito da una ristretta cerchia di eletti accomunati da un “pensiero unico” che non permette la minima deviazione dalle Verità Rivelate: “Berlusconi è il Male Assoluto” – “L’unica difesa dell’ambiente possibile è quella che dico io” – “Chiunque non sia d’accordo con i teoremi precedenti è un pirla. Se poi si permette di eprimere un’opinione non conforme, diventa un verme da schiacciare.”. Poi però mi sono reso conto che tutto ciò non era sufficiente a giustificare un’acredine così marcata e pretestuosa. Allora mi sono chiesto: “ma per quale motivo Umberto ce l’ha così a morte con me? Sa benissimo che sono ambientalista almeno quanto lui, sa benissimo che non ho padrini né padroni, sa benissimo che sono lontano anni luce dalle politiche berlusconiane… quanto a NPC, Umberto è certamente bene informato. Conosce come la pensano P.F., G.G., S.G., P.P., G.M. e tanti altri nostri sostenitori di primo piano. Certo, siamo in minoranza all’interno di un gruppo civico indubbiamente pendente a destra, ma, almeno in una visione “ambientalista pura”, non ci sono paragoni rispetto alle posizioni apertamente antiparco di EP o, peggio, rispetto alle “bandiere nere di Legambiente” di APC, se mai possibile ulteriormente rafforzate dalla presenza in lista di uno dei Sindaci più cementificatori dell’isola. E allora? L’unica risposta possibile, è che a Mazzantini frega poco o niente della difesa dell’ambiente. Se così non fosse, invece di perdere il suo tempo a insultarmi sarebbe magari impegnato a fare qualcosa per combattere il terrificante degrado che stanno subendo Pianosa e Montecristo. Invece ha paura, e quindi attacca. Ha paura che possa sfuggirgli di mano il controllo assoluto di qualsivoglia politica ambientale che finora hanno avuto lui e i suoi colleghi professionisti di un ecologismo fatto solo di poltrone e consulenze, abile sfruttatore del lavoro e della passione di centinaia di migliaia di persone in buona fede sempre pronte a sacrificare una domenica per ripulire gratuitamente una spiaggia o un bosco. Ha capito che, caduti i morbidosi Galli, Logi e Ballerini, un’AMP senza senso come quella che vorrebbe imporci non passerà mai, e che non gli basteranno le apparizioni della Sacra Foca, le lacrimazioni ematiche della Vergine degli Abissi o le stigmate a forma di triglia che presumibilmente spunteranno a giorni sulle mani del trombatissimo Sindaco Brothel, vero emblema di come non basti la conquista di qualche “vela” a ripagare la gente per il (fallito per un soffio) tentativo di regalare a Roma (e a via Guerrazzi) il mare del Giglio. Forse non ha molto gradito che io abbia avuto la possibilità di sottoporre al Sottosegretario alla pesca On. Buonfiglio le mie ipotesi di allontanamento a tre miglia dalle coste dell’Elba delle paranze, e che lo stesso si sia mostrato molto interessato… purtroppo gli effetti di una simile restrizione sarebbero decisivi solo per una reale tutela delle nostre acque, ma non comporterebbero nessun vantaggio per i burocrati o per i capibastone del professionismo ambientalista… Ma temo che alla fine anche Umberto dovrà farsene una ragione, dovrà capire che la gente è stufa delle sue continue “menate” sulle imposizioni di leggi europee che diventano imprescindibili solo quando c’è da blindare il porto di Piombino con le barriere, misurare la curvatura dei cetrioli o regolamentare gli ingredienti del cacciucco, fatte da quegli stessi personaggi che hanno tranquillamente sovvenzionato i devastanti megapescherecci che in tutta legalità si sono prosciugati il nostro mare. Solo a quel punto vedremo se riuscirà a tirare fuori quell’anima davvero amante della natura che, ne sono certo, da qualche parte ancora alberga in lui. Se vincerà sulla cattiveria, forse potrà mettere da parte quest’assurda acredine e aiutarmi lo stesso, quando magari avrò bisogno del suo indiscutibile supporto tecnico per portare avanti le tante iniziative che stiamo studiando, dal potenziamento della raccolta differenziata, alla tutela delle coste, alla manutenzione della sentieristica e del verde sub-urbano, alla realizzazione di un centro di compostaggio, alla completa depurazione delle acque reflue, fino magari all’apertura alla subacquea contingentata nelle acque di Pianosa, cui Legambiente mi pare essere da sempre favorevole. A questo punto la risposta politica è terminata, e per quanto mi riguarda la questione è chiusa. Il consigliere comunale di Marciana Marina Mazzantini ha espresso il suo pensiero su di me, ed io, suo neo-omologo campese ho fatto altrettanto. Ora dovrei pensare ad alcuni arretrati che mi sto tirando dietro da giorni, come finire il resoconto sulla nidificazione dei Balestrucci per poter contribuire all’eccellente iniziativa di Pnat e Legambiente “una casa per la rondine” o replicare alle curiose affermazioni di Mario Tozzi secondo il quale per combattere il flagello della pesca intensiva non bisogna fare il bagno. Ma siccome Umberto si è permesso di darmi dello scorretto, cosa che mi fa incazzare quasi quanto sentirmi dare del razzista da un mentecatto prezzolato, mi vedrò costretto a replicare punto su punto alle sue corbellerie. Un banale intervento da blog, nemmeno molto interessante, che troverete su queste pagine a breve. Così, tanto per amore della verità. 🙂
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