[COLOR=darkblue][SIZE=5]I BUONI SAMARITANI [/SIZE] [/COLOR]
Eโ ricorrente in me in questi ultimi giorni uno stato di paura senza apparentemente nome ma vivido nellโimmagine che ne scatena la sensazione senza controllo. Eโ lโimmagine di mia moglie che rovinosamente sta cadendo dalle scale della nave โRio Marina Bellaโ della Societร Toremar mentre felici stiamo scendendo nel garage per salire in macchina e partire verso una spensierata gita di piacere. Eโ solo un fotogramma di una pellicola filmica che non puรฒ essere riavvolta per cambiare sequenza di questa scena ma che si proietta ancora per immagini con lei seduta su una sedia rimediata nella pancia oscura del garage oramai silente dal rumore delle macchine che ne sono uscite e in attesa dellโAmbulanza prontamente avvisata. Una sedia con una persona seduta, non sola, ma attorniata da animi gentili che con amorevole attenzione donano a lei il loro affetto che va oltre la loro presenza formale. Ed รจ questo che mi ha spinto ad esternare un mio stato dโanimo per ringraziare pubblicamente il Comandante Carlo Guido Pastrello e con lui tutto il personale che con partecipato slancio affettivo sono stati vicini a mia moglie la quale mi prega di dare in piรน una carezza al giovane marinaio Carlo Petrillo incarnazione di misericordia e di compassione mostrata, come il Buon Samaritano, verso un prossimo sconosciuto. Nella mia costituenda Accademia del Bello, riservata a coloro che hanno la ricchezza della Bellezza interiore, queste persone ne faranno parte. Grazie.
Paolo Ferruzzi