Professore, la Sua delusione nella Fondazione Elba รจ un pensiero di tanti solo che Lei manifesta a chiare lettere le sue perplessitร mentre la maggioranza di noi lo pensa ma ha timore di dirlo. Se gli iscritti sono circa 300 qualcosa si รจ inceppato.
Il Suo messaggio deve essere capito non come una critica ma come una sferzata per poter cambiare quel qualcosa che non faccia cadere la "Fondazione Elba" in una delle tante corporazione che a scadenze precise si autocelebrano.
Quando ancora non aveva il nome di "Fondazione" e promuoveva gli incontri in Calata Italia era la speranza che qualcosa poteva cambiare per l'Elba e contare di piรน anche in Regione . La dirigenza di allora, anche se nulla รจ cambiato come gruppo pensante, apriva i convegni preparatori con la frase "Cambieremo l'Elba in 3 anni e se necessario la rovesceremo come un calzino". A parte qualche iniziativa passata in sordina finora solo l'anagrafe delle piante giganti ha destato interesse ma di cultura, ambiente, trasporti, sociale, turismo tutto รจ rimasto nel file dei progetti mentre la sanitร poteva fare di piรน che a un ricordare che "il fumo fa male". L'autismo, la ludopatia, la non autosufficienza, la demenza senile, la cultura, la cultura delle tradizioni e del territorio, l'amianto, la plastica in mare, il nuovo porto, gli oli esausti , la casa, la povertร incalzante. Questi sono argomenti che una fondazione deve studiare, sviluppare e presentare alla politica locale e Regionale.
Con infinita stima e grazie di aver dato il "la" a questo immobilismo.
Buon Anno
Diego B.