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Come molti sanno, il primo dell'anno a Vienna ci sarà il tradizionale concerto di capodanno, che io guardo e ascolto sempre. Anche quest'anno il direttore d'orchestra sarà un italiano, il maestro Muti. Forse non tutti sanno però, che a chiudere il concerto è la famosa marcia di Radetzky (Radetzky-Marsch in tedesco) che è una marcia militare, opera di Johann Strauss padre, composta in onore del maresciallo Josef Radetzky per celebrare la riconquista austriaca di Milano dopo i moti rivoluzionari in Italia del 1848. Visto il comportamento infantile oltre che pericoloso del nuovo governo Austriaco, il primo dell'anno per me il concerto finirà per protesta, dopo le famose note della penultima interpretazione, sul bel Danubio blu. Per quanto riguarda la lingua italiana che i sud tirolesi non vogliono parlare nonostante la conoscenza, devo dire che anche a me molti anni fa è accaduta la stessa cosa, per cui da quel momento prima di parlare con un altoatesino (mi capita spesso a Capoliveri) dico loro che conosco il tedesco, ma che con loro (spiegandone il motivo) parlo solo in italiano, per cui da buon intenditore poche parole.