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Italo Sapere da Italo Sapere pubblicato il 4 Dicembre 2017 alle 11:27
Ci piacerebbe chiedere allโ€™Autoritร  Idrica Toscana e ad ASA spa, il significato delle frasi che ripetutamente troviamo in piรน occasioni nelle linee strategiche del Piano dโ€™Ambito, โ€œrealizzare importanti interventi di interconnessioni di acquedotti esistenti, allo scopo di eliminare sistemi isolati, cioรจ approvvigionamenti da solo fonti locali, tutto questo al fine di garantire maggiore flessibilitร  al sistema acquedottistico regionaleโ€. Se si traduce dal burocratese, ci sembrerebbe di capire che gli acquedotti in futuro dovrebbero cercare di collegarsi il piรน possibile fra di loro, evitando di lasciare zone isolate. In questโ€™ottica (o esattamente al contrario, non abbiamo ben capito,) si inserisce il progetto di rendere AUTONOMA l'Elba, costruendo uno o forse due dissalatori per risolvere la crisi idrica. E quando succederร  (prima o poi) che la condotta sottomarina smetterร  di portare lโ€™acqua dal continente? Ci risponderanno che lโ€™Elba รจ autonoma. Saremo anche (forse) autonomi, ma resteremo attaccati ad una (o due) macchine, con un rischio incommensurabile, affidando il futuro della nostra economia semplicemente a una/due macchine. E se si guastassero o se semplicemente mancasse lโ€™energia elettrica? Ci sembra assurdo voler superare un rischio creandone un altro, risolvere una emergenza idrica (eventuale), con un rischio ancora maggiore.
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