Ci piacerebbe chiedere allโAutoritร Idrica Toscana e ad ASA spa, il significato delle frasi che ripetutamente troviamo in piรน occasioni nelle linee strategiche del Piano dโAmbito, โrealizzare importanti interventi di interconnessioni di acquedotti esistenti, allo scopo di eliminare sistemi isolati, cioรจ approvvigionamenti da solo fonti locali, tutto questo al fine di garantire maggiore flessibilitร al sistema acquedottistico regionaleโ.
Se si traduce dal burocratese, ci sembrerebbe di capire che gli acquedotti in futuro dovrebbero cercare di collegarsi il piรน possibile fra di loro, evitando di lasciare zone isolate.
In questโottica (o esattamente al contrario, non abbiamo ben capito,) si inserisce il progetto di rendere AUTONOMA l'Elba, costruendo uno o forse due dissalatori per risolvere la crisi idrica.
E quando succederร (prima o poi) che la condotta sottomarina smetterร di portare lโacqua dal continente? Ci risponderanno che lโElba รจ autonoma.
Saremo anche (forse) autonomi, ma resteremo attaccati ad una (o due) macchine, con un rischio incommensurabile, affidando il futuro della nostra economia semplicemente a una/due macchine.
E se si guastassero o se semplicemente mancasse lโenergia elettrica?
Ci sembra assurdo voler superare un rischio creandone un altro, risolvere una emergenza idrica (eventuale), con un rischio ancora maggiore.