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x Fondazione Isola d'Elba da x Fondazione Isola d'Elba pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 12:02
Condivido con piacere lโ€™iniziativa esposta dalla Fondazione Isola dโ€™Elba nel post โ€˜Lโ€™acqua: lโ€™oro blu dellโ€™Elbaโ€™ e che ripropongo allโ€™attenzione: โ€œLa Fondazione sta valutando lโ€™opportunitร  di organizzare un convegno / dibattito sulla situazione idrica dellโ€™ Elba in collaborazione con le amministrazioni comunali e le varie autoritร  coinvolte. In questo modo, anche grazie agli interventi di relatori ed esperti, si potrร  delineare il miglior percorso per lโ€™ autonomia idrica dellโ€™ isola, con lโ€™obiettivo che le conclusioni del convegno diventino la base per la stesura di un documento programmatico chiarendo le necessitร , i costi, i tempi e i rispettivi impegni.โ€ Spero fortemente che la valutazione dellโ€™opportunitร  possa tradursi quanto prima in organizzazione concreta del convegno/dibattito. Tre elementi qualificanti, a mio avviso, dovrebbero essere compresi nella scaletta del convegno e portati allโ€™attenzione con convinzione ed argomentazioni ben strutturate e tecnicamente documentate: 1) Sensibilizzare l'utente, cittadino o imprenditore, sul consumo consapevole della risorsa idrica e contemporaneamente e sulla necessitร  strategica dell'ottimizzazione della distribuzione e della manutenzione. (Se รจ vero, che la rete idrica Elbana disperde il 45% dellโ€™acqua che immette, si potrebbe dire, anche se con molta prudenza, che le risorse locali sarebbero quasi sufficienti a asoddifare le esigenze elbane) 2) Sensibilizzare le amministrazioni comunali, le imprese edili, gli architetti ed i geometri o geometroni che dir si voglia, i cittadini perchรฉ in occasione di ristrutturazioni, ove sia possibile evidentemente, si faciliti e si incentivi la costruzione di cisterne per la raccolta dellโ€™acqua piovana da utilizzare per lโ€™irrigazione ed i servizi Igienici. Si incentivi il ripristino delle vecchie cisterne che ancora esistono 3) Provare a simulare un nuovo scenario a cui tendere, immaginando una rete idrica ottimizzata efficace ed efficiente, un utente-consumatore piรน attento ed una riserva di acqua piovana da utilizzare per i servizi al posto di quella potabile distribuita dalla rete. Chissร  che non salti fuori che non cโ€™รจ alcun bisogno nรฉ di sventrare il Monte Capanne nรจ di dissalatori piรน meno contenuti. Male che vada, questi interventi che oggi a bocce ferme sono oggettivamente inevitabili oltre che molto impegnativi, ridisegnando il contesto considerato quanto indicato sopra, avremmo eventualmente a che fare con interventi infinitamente meno impegnativi ed impattanti e con cittadini molto piu consapevoli e collaborativi. Saluti Remigio da Varagine
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