Condivido con piacere lโiniziativa esposta dalla Fondazione Isola dโElba nel post โLโacqua: lโoro blu dellโElbaโ
e che ripropongo allโattenzione:
โLa Fondazione sta valutando lโopportunitร di organizzare un convegno / dibattito sulla situazione idrica dellโ Elba in collaborazione con le amministrazioni comunali e le varie autoritร coinvolte. In questo modo, anche grazie agli interventi di relatori ed esperti, si potrร delineare il miglior percorso per lโ autonomia idrica dellโ isola, con lโobiettivo che le conclusioni del convegno diventino la base per la stesura di un documento programmatico chiarendo le necessitร , i costi, i tempi e i rispettivi impegni.โ
Spero fortemente che la valutazione dellโopportunitร possa tradursi quanto prima in organizzazione concreta del convegno/dibattito.
Tre elementi qualificanti, a mio avviso, dovrebbero essere compresi nella scaletta del convegno e portati allโattenzione con convinzione ed argomentazioni ben strutturate e tecnicamente documentate:
1) Sensibilizzare l'utente, cittadino o imprenditore, sul consumo consapevole della risorsa idrica e contemporaneamente e sulla necessitร strategica dell'ottimizzazione della distribuzione e della manutenzione. (Se รจ vero, che la rete idrica Elbana disperde il 45% dellโacqua che immette, si potrebbe dire, anche se con molta prudenza, che le risorse locali sarebbero quasi sufficienti a asoddifare le esigenze elbane)
2) Sensibilizzare le amministrazioni comunali, le imprese edili, gli architetti ed i geometri o geometroni che dir si voglia, i cittadini perchรฉ in occasione di ristrutturazioni, ove sia possibile evidentemente, si faciliti e si incentivi la costruzione di cisterne per la raccolta dellโacqua piovana da utilizzare per lโirrigazione ed i servizi Igienici. Si incentivi il ripristino delle vecchie cisterne che ancora esistono
3) Provare a simulare un nuovo scenario a cui tendere, immaginando una rete idrica ottimizzata efficace ed efficiente, un utente-consumatore piรน attento ed una riserva di acqua piovana da utilizzare per i servizi al posto di quella potabile distribuita dalla rete. Chissร che non salti fuori che non cโรจ alcun bisogno nรฉ di sventrare il Monte Capanne nรจ di dissalatori piรน meno contenuti. Male che vada, questi interventi che oggi a bocce ferme sono oggettivamente inevitabili oltre che molto impegnativi, ridisegnando il contesto considerato quanto indicato sopra, avremmo eventualmente a che fare con interventi infinitamente meno impegnativi ed impattanti e con cittadini molto piu consapevoli e collaborativi.
Saluti
Remigio da Varagine