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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 31 Ottobre 2017 alle 6:55
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CALMA PIATTA SUL DEGRADO DELLA TORRE: COSA INTENDE FARE IL COMUNE? [/SIZE] [/COLOR] Due mesi fa ho pubblicato su un sito internet a larga diffusione e poi, in sintesi, su alcune testate locali, una serie di considerazioni sulla cronologia della Torre di Marciana Marina. L'articolo era rivolto anche agli attuali amministratori del paese affinchรฉ, nel caso che giร  non le conoscessero, potessero apprendere alcune notizie in piรน sull'importanza del monumento. Ne riassumo le parti salienti. Intorno alla metร  del XV secolo gli Appiani, nell'ambito del progetto difensivo studiato e realizzato pressochรฉ contemporaneamente per Piombino e per l'Elba, dotarono l'isola di poche architetture militari ma possenti. Una di queste fu la Torre della Marina di Marciana, la cui struttura (quella che oggi possiamo ammirare) fu potenziata circa un secolo dopo da Jacopo VI. La nostra Torre รจ ancora lรฌ, per quanto malmessa, a testimoniare oltre mezzo millennio di storia non solo marinese ed elbana: รจ anche per questo che chi amministra deve rivolgerle attenzione e cura. Perciรฒ chiedo per la terza volta, possibilmente per sapere: cosa intende fare il Comune? Quali sono gli interventi piรน o meno immediati per la messa in sicurezza del manufatto storico? Quali sono i programmi per il suo restauro integrale e per la sua valorizzazione? Il sindaco Gabriella Allori e l'assessore alla cultura Santina Berti vogliono dirlo, se non a me, ai tantissimi che hanno a cuore l'antica architettura marinese? Credo che, se fossero ancora in vita, domande del genere le farebbero anche scrittori e artisti (da Raffaello Brignetti a Llewelin Lloyd, da Angiolo Tommasi a Modesta Tancredi) per i quali la Torre รจ stata la casa dell'anima. Sebbene sia irrefutabile che in autunno per gli amministratori la mole di lavoro aumenta a dismisura, tuttavia, sia pure con sacrificio, qualche minuto per parlare della Torre sindaco e assessore potrebbero trovarlo, magari invitando la cittadinanza cosรฌ come sono soliti fare per problemi assai meno urgenti. Se non altro potrebbero essere messi in discussione i desiderata di alcuni cittadini influenti che, esperti di tutto e di piรน, vorrebbero che il paramento fosse lasciato 'a sasso vivo', aprendo cosรฌ al mondo nuovi orizzonti metodologici nel restauro architettonico. Nel caso che perseveri la calma piatta del silenzio da parte del Comune, non volendo neppure lontanamente immaginare che siamo di fronte a una manifestazione di disinteresse, non rimane altro da pensare che notizie e programmi sulla Torre siano coperti dal segreto di Stato. Michelangelo Zecchini
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