Ven. Mag 9th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
Giovanni Muti ( Il Monello) da Giovanni Muti ( Il Monello) pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 7:50
[COLOR=darkred][SIZE=4]FUSIONE, CON-FUSIONE E LUOGHI DELLA MEMORIA NELLA TRASMISSIONE RAI "AGORA' " [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti Vorrei dire, come riese, qualcosa sulla Fusione Rio Elba Rio –Marina. Non voglio entrare nella polemica. Potrei aggiungere solo cose già dette. Dico subito che io sono a favore del Si e spero che prevalga nel referendum. Vorrei invece parlare della trasmissione Agorà di Rai 3 Ho visto, come molti, il video dell’intervista fatta dall’inviata di Agorà a delle riesi sostenitrici del NO. Quello che mi ha colpito non sono state le dichiarazioni delle intervistate, ma il basso livello della trasmissione, il tono, il clima in studio, dove si sprecavano le battute. Qualcuno ha detto, addirittura, “ che temeva per la vita della giornalista.” E tutto questo mentre la conduttrice, in studio, urlava sovrapponendo la sua voce a quella dell’inviata in piazza. Ma strillava non per chiedere loro perché erano contro la fusione, ma per accusarle di comportarsi in modo incomprensibile, “perché oggi dobbiamo accogliere tutti dobbiamo integrare tutti anche gli stranieri ecc … Ad un certo punto, ho avuto l’impressione che anche lei fosse una straniera. O meglio un’ intergrata. Non so se a causa del suo coinvolgimento a favore dell’integrazione , dell’accoglienza di stranieri, che poco entravano nel tema della fusione , o per il suo italiano strano approssimativo tipico degli stranieri integrati. Dopo aver riascoltato con attenzione i miei dubbi sono aumentati. La giornalista, per esempio - non sa neanche che cosa significa, in italiano il termine CONFUSIONE . Secondo lei, siccome si parlava di fusione , significherebbe CON – FUSIONE cioè: FUSIONE CON . . .qualcuno ecc E dice testualmente : “ Questi riesi non si vogliono CON - FONDERE con nessuno!!… Pensate un po’ che noi vogliamo fare l’accoglienza per gli immigrati e poi non riusciamo a CON - FONDERE i riomarinesi con Rio nell’Elba .( voleva dire con i riesi) . E ancora : “ Come pensiamo di fare dell’integrazione se non riusciamo CON – FONDERE ( Arridaje!!) due paesi piccoli come Rio Marina e Rio Alto? Se per mezzo di una lingua sgangherata come questa si dicono frasi insultanti che trasmettono a milioni di spettatori un’idea falsa del luogo di cui si sta parlando, non è una cosa di poco conto. Però, in studio, c’era anche un giornalista elbano, che ha detto di avere origini riesi. Peccato, che non abbia potuto correggere un po’ il clima antiriese che regnava in studio e che non gli sia venuto in mente di ricordare, con garbo magari, che Rio non è un castello chiuso contro chi viene da fuori. Anzi Rio è talmente aperto che la percentuale di stranieri nella popolazione è talmente alta - oltre il 25 percento - che lo colloca nei primi 10 tra gli oltre 8000 comuni italiani . Questa è la realtà per quando riguarda gli stranierei. Per quanto, invece, riguarda le persone che vengono da altri paesi o dal Continente? Bastava ricordare che l’ultimo sindaco era un fiorentino e l’organizzatore del comitato a difesa dell’identità riese, è un napoletano. Quindi, possiamo affermare che Rio è uno dei paesi più aperti a livello nazionale. Dunque, i motivi per cui quelle signore sono contro la fusione vanno cercati altrove. Quindi una trasmissione da buttare nel cestino. Forse, a ripensarci , dell’intera trasmissione si potrebbe salvare una sola frase detta dalla giornalista in piazza: “ Questo deve esser un paese difficile da gestire” Vorrei fare qualche osservazione sul resto Ho notato che il gruppetto in piazza, a parte un uomo, erano tutte donne. Una di queste ha fatto riferimento alla scissione del 1881 e agli scontri che ci furono . Non ha detto che, anche in quel caso, quelle che protestavano erano soprattutto donne ed erano comandate da una donna chiamata “la Generala” Questo indica una continuità e rivela, come a Rio , a differenza di altri paesi, le donne, abbiano sempre avuto un ruolo di rilevo. Naturalmente, per quel poco che le hanno lasciate parlare , non hanno messo in evidenza alcun argomento contro la fusione. Tutte hanno parlato del fatto che la decisione di tentare una fusione con Rio Marina e stata presa sopra la testa dei cittadini. Lo ha detto anche l’unico uomo presente. In questo ci potrebbe essere del vero. Bisognerebbe discuterne, ma comunque non può mai esser considerato una argomento contro la fusione. L’unica che ha toccato un punto vero è Annamaria Contestable, quando rispondendo alla giornalista ha parlato dell’identità dei luoghi storici da difendere accennando del “Buchino” . “ Ma in caso i fusione - dice la giornalista- nessuno lo bara”. Evidentemente , da come era stato presentato deve avere pensato che si trattasse di un monumento storico. Poi il discorso su un luogo ritenuto importante perché legato, per ragioni storiche, all’identità ecc si è interrotto perché la giornalista gli ha tolto il microfono. E qui entriamo in un campo complesso dei luoghi della memoria che contengono ricordi che non hanno bisogno di esser dei monumenti storici per esercitare una specie di magia. Non stiamo parlando solo dei luoghi della nostra infanzia. Stiamo parliamo luoghi come Buchino dove la storia con i suoi personaggi e i suoi drammi a lasciato segni incancellabili. E il sentimento che ci lega questi luoghi è un sentimento forte che unisce e che è quindi parte di un’ identità comune. Ed è , per alcuni, come se, con la fusione, qualcosa di sacro potesse essere profanato. Certo, tutto questo non è razionale , ma è comprensibile quando entrano in gioco sentimenti profondi. Io sono nato e cresciuto nei vicoli del Buchino che provocano in me ricordi e immagini, a volte, dai contorni dolorosi, come succederà anche ai miei mici di Rio Marina, ma sono a favore della Fusione, perché nulla può cambiare il rapporto che tutti noi abbiamo con questi luoghi. Tantomeno la fusione.
... Toggle this metabox.