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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 8:38
[COLOR=darkred][SIZE=4]LE PERDITE OCCULTE DEGLI ACQUEDOTTI ELBANI ED IL DISSALATORE [/SIZE] [/COLOR] Riscontro messaggio โ€œelbanoโ€ n. 87321 sulle perdite degli acquedotti. Eโ€™ un problema molto interessante al quale mi sono dedicato a fondo e per molto tempo. Le perdite dellโ€™acquedotto dellโ€™Isola dโ€™Elba sono veramente eccessive ma se le osserviamo nel contesto reale le cose cambiano profondamente. La rete di distribuzione dellโ€™acquedotto รจ complicatissima , basti pensare che, a causa dell'andamento altimetrico del terreno ELBANO, รจ composta praticamente da tante piccole reti staccate lโ€™una dalle altre ed alimentate da una sessantina di impianti di sollevamento e circa altrettanti serbatoi di carico. In queste condizioni รจ sempre possibile porre un rimedio anche se non totale ma occorre effettuare una vera rivoluzione con sostituzione di quasi tutte le condotte e sopratutto la modifica radicale del sistema di base onde riuscire a regolare la pressione di funzionamento della rete in quanto se venissero mantenute le elevate pressioni attuali in poco tempo anche le nuove condotte comincerebbero a perdere. La domanda da porsi รจ la seguente: รจ proprio la soluzione giusta il rivoluzionare la rete o non esistono invece soluzioni alternative tecnicamente valide? io credo che, quand'anche fossero disponibili gli imponenti importi di denaro necessari per la rivoluzione della rete, in questo momento sarebbe logico indirizzarli verso altre soluzioni e per esempio verso quanto segue. Bisogna innanzitutto rendersi conto che , se la perdita come percentuale del totale รจ inammissibile, invece lโ€™ammontare complessivo di metri cubi di acqua che vanno perduti non รจ enorme poichรจ stiamo trattando di un acquedotto piccolo e con volumi dโ€™acqua che sono bassi se paragonati alle enormi spese necessarie per la sua citata rivoluzione A mio avviso converrebbe piuttosto tollerare delle percentuali di perdita un po' elevate e migliorare al massimo la ricerca e riparazione delle fughe dโ€™acqua che sono facilmente rintracciabili. Occorre perรฒ osservare unโ€™altra regola: bisogna poter disporre di tanta acqua ed a basso prezzo. Se le condizioni fossero queste e se cioรจ si potesse far fronte alle perdite senza spendere cifre enormi ma invece impegnare tutti i fondi disponibili per produrre una maggior quantitร  di acqua a basso costo e quindi si potesse disporre veramente di un quantitativo dโ€™acqua che, nonostante le perdite, riuscisse ugualmente a soddisfare lโ€™utenza in tutte le condizioni e quindi anche dโ€™estate quando sono presenti molti turisti, allora tutti i problemi sarebbero risolto e con la minore spesa. A questo punto entra perรฒ in gioco il dissalatore il quale rappresenta proprio lโ€™antitesi di quanto affermato. Il suo esercizio ed il balzo in avanti che subirร  inesorabilmente il prezzo dellโ€™acqua impediscono di adottare la descritta tecnica anzi sarร  tassativamente necessario ridurre le perdite cn o un lavoro colossale che costituirร  un fortissimo ulteriore aggravio nell'ammonire delle bollette di pagamento dell'acqua, aggravio dovuto alla disgraziata iniziativa โ€œdissalatoreโ€. In altri termini quando funzionA il dissalatore, bisogna, costi quel che costi. assolutamente diminuire la percentuale di perdita.
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