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LE RADICI DIMENTICATE da LE RADICI DIMENTICATE pubblicato il 19 Ottobre 2017 alle 6:20
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL MAUSOLEO DIMENTICATO [/SIZE] [/COLOR] Quante volte nel nostro viaggiare tra Lโ€™elba ed il continente ci siamo sorpresi a guardare curiosamente quella sorta di Obelisco ( cosรฌ ci appare in lontananza) che spunta imponente dalla vegetazione poco sopra la punta di Capo Vite, e quante volte ci siamo riproposti di andare per una passeggiata a soddisfare questa nostra curiositร . Ed oggi seguendo le indicazioni di un amico fonte inesauribile di notizie sulla storia dellโ€™isola dโ€™Elba , siamo andati in visita al Mausoleo Tonietti. costruito dall'architetto fiorentino Adolfo Coppedรจ nei primi anni del 900. La costruzione รจ sita sul promontorio sinistro che abbraccia il piccolo paese del Cavo, questo suggestivo monumento รจ costituito da un imponente torrione che sembra ricordare un faro, dal palese significato allegorico, ed รจ impostato su di una base quadrilatera cinta da una balaustrata. Realizzato in granito Elbano con inserti in marmo bianco. Lโ€™ingresso รจ sormontato da un arco a tutto sesto impostato su doppio ordine di colonne serliane e arricchito da grandi protome antropomorfe angolari, da leoni alati quali imposta della scalinata, da prue rostrate e dallโ€™aquila che sovrasta la scritta โ€œFamiglia Toniettiโ€. All'interno piรน nulla รจ rimasto della configurazione originaria. L'elaborata cancellata in ferro battuto risulta in parte divelta, รจ crollato il solaio del pian terreno rendendo visibile il vespaio sottostante, non rimane alcuna traccia delle pavimentazioni nรฉ dei rivestimenti originali. In cattivo stato risulta anche la scaletta a chiocciola in ghisa posta al centro del vano elevata fino alla terrazza superiore. Questa illustre famiglia in seguito alla mancata concessione cimiteriale, gli affittuari delle miniere del ferro fanno costruire, tra il 1904 e il 1906, una cappella quale tomba di famiglia con lโ€™intento particolare di serbare ricordo del capostipite Giuseppe. Cappella funeraria che non ha mai avuta alcuna sepoltura e giace dimenticata da tutti . Lasciato senza custodia cadde quasi subito nel degrado dell'abbandono. In questi anni spesso si sono alzate voci per chiederne il restauro, che diventa anno dopo anno sempre piรน impellente. Ce ne andiamo delusi e amareggiati lasciando alle nostre spalle il mausoleo-monumento e la sua colpevole rovina , abbiamo soddisfatto ancora una volta la nostra curiositร  ed ancora una volta abbiamo potuto constatare come lโ€™Elba-tecnologica, perla turistica dโ€™eccellenza debba vergognarsi per lo stato di degrado in cui tiene abbandonateโ€ฆ..le radici della nostra storiaโ€ PS Chi era Lโ€™architetto Coppedรจ All'Elba Adolfo Coppedรฉ non lavorรฒ solo al mausoleo Tonietti, che pure rimane la sua opera piรน famosa. Il talento del giovane architetto fu scoperto proprio da Pilade del Buono in seguito al concorso per il pensionato artistico di Roma del 1898. Tre anni piรน tardi il suo mentore gli affidรฒ la realizzazione della cappella di famiglia al cimitero della Misericordia di Portoferraio. Tra il 1902 e il 1904 รจ la volta della villa padronale di San Martino (l'attuale hotel Napoleone, a poca distanza dalla villa napoleonica), sempre su commissione di del Buono. Nel 1904, oltre al mausoleo di Cavo, lo troviamo impegnato nell'elevazione del cosiddetto palazzo dei Merli, meraviglioso palazzo che si affacciava sulla darsena di Portoferraio, distrutto nei bombardamenti della seconda guerra mondiale; e del palazzo degli uffici amministrativi degli altiforni, oggi detto appunto palazzo Coppedรฉ .
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