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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 5 Ottobre 2017 alle 6:23
[COLOR=darkblue][SIZE=5]VILLA DELLE GROTTE: CI PASSARONO ANCHE MESSALINA E AUGUSTO? [/SIZE] [/COLOR] รˆ in corso la campagna di scavi 2017 a S. Giovanni. La ritrovata fattoria romana, insieme con la soprastante villa delle Grotte, continua a essere ritenuta dai responsabili come proprietร  indiscussa, per oltre un secolo, della potente famiglia dei Valerii e, in particolare, di Marco Valerio Messalla Corvino (64 a. C.-8 d.C., console nel 31). Gli archeologi di S. Giovanni, per di piรน, pensano tuttora che la punta di diamante delle presenze altolocate nelle fastose stanze delle Grotte sia stato il poeta Ovidio. Ho sempre obiettato, e lo ribadisco, che le loro sono pure supposizioni, che non ci sono prove nรฉ sui proprietari nรฉ sui soggiorni illustri. Perรฒ... Perรฒ: mettendo al bando la prudenza, congetturando congetturando, allargando di un bel po' gli orizzonti della mia immaginazione, basandomi su indizi lati e poco consistenti quali le reti di contatti, di amicizie, di legami familiari che circondano la gens Valeria, emerge che potrebbe esserci molto di piรน. Perchรฉ, per esempio, non pensare a Orazio? Com'รจ noto, il grande Venosino fu commilitone nella battaglia di Filippi (42 a. C.) - dalla parte di Bruto - proprio di Valerio Messalla Corvino. Quest'ultimo, dopo la batosta subรฌta, pensรฒ bene di rifugiarsi alle Grotte e portรฒ con sรฉ il poeta per farsi rincuorare con la lettura delle di lui primissime โ€œSatireโ€. Dal canto suo Ovidio, su richiesta del padrone di casa, invitรฒ nella villa delle Grotte Tibullo e la poetessa Sulpicia, ricostituendo in parte il circolo letterario creato a Roma da Messalla Corvino. Sulpicia, nel corso di un tramonto infuocato, fu insignita del premio โ€œLa radaโ€ in omaggio all'emancipazione della donna e, la testa cinta di una corona di lauro, declamรฒ i suoi versi, a passi lenti, lungo il porticato, incantando il vasto pubblico accorso da tutta l'isola, da Populonia e perfino dall'Urbe. Non mancano le probabilitร  che la villa abbia visto anche ospiti di rango imperiale. Si racconta che Valeria Messalina, stante la sua stretta parentela con i Valeri per via paterna e per via materna con i Domizi Enobarbi, esponenti dell'oligarchia romana e proprietari della villa del Giglio, passasse le sue vacanze dividendosi fra Ilva ed Aegilium. Sembra che, per celebrare il suo matrimonio con Claudio, la quattordicenne Messalina abbia scelto la villa delle Grotte, inaugurando cosรฌ la stagione delle nozze celebri sull'isola. Nรฉ si puรฒ passare sotto silenzio il soggiorno di Augusto nel 14 d. C.. Qualche autore contemporaneo propende per la storicitร  della visita dell'imperatore a suo nipote Agrippa Postumo, relegato a Pianosa. Se รจ cosรฌ, รจ pressochรฉ certo che Augusto, vecchio e malato, nel lungo viaggio verso Planasia abbia optato per una breve sosta fra le comoditร  delle villa delle Grotte. Per ora mi ritengo pago e tralascio di vagheggiare su altre eccellenze piรน o meno legate a Messalla Corvino: come Cesare, che fu zio acquisito di sua sorella Valeria, oppure Cicerone, che fu amico di suo padre. Consapevole del fatto che oggi una congettura diventa certezza se ripetuta un buon numero di volte, mi riprometto di iterare le suddette fantasticherie: in questo modo risulterร  che, dopo Menelao ed Elena di Troia, passรฒ di qui anche la grande storia romana, da Messalla a Sulpicia, da Ovidio a Orazio, da Messalina ad Augusto. Senza dimenticare Cesare e Cicerone. Michelangelo Zecchini
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