[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL POGGIO DEL MULINO A VENTO [/SIZE] [/COLOR]
Oggi abbiamo deciso di andare verso Colle Reciso e prendere la vecchia strada romana che porta al monte di S.Martino fino a buca di Bomba , La strada completamente ripristinata e agibile offre un ampio viale il leggera ascesa ombreggiato da lecci , pini e macchia mediterranea, a tratti tra il fitto fogliame appare improvviso come un piccolo quadro qualche scorcio di panorama , il silenzio ci avvolge rotto a tratti dalla dolce melopea del vento, attorno una natura rigogliosa e prorompenteโฆ.. respiriamo profondamente questa aria pulita e gustiamo il profumo della vegetazione primaverile , dopo qualche chilometro decidiamo per uno stradello che sale sulla nostra sinistra per condurci sul Poggio del Mulino a vento , ancora un centinaio di metri ed il Monte Calamita, Punta Stella ed il Golfo di Lacona ci appaiono nel loro splendore mentre il vecchio rudere del mulino a vento sulla nostra destra come guardiano sembra sfidare il tempo.
Strana e indecifrabile la storia di questa costruzione che qualche sconosciuto speculatore aveva cercato di ricostruire magari trasformandola in villa residenziale, il fattaccio venne sventato alcuni anni orsono ma si vedono ancora tracce di materiali edili coperti pietosamente dalle erbacce . Il vecchio mulino ci lascia assorti a fantasticare, la sua costruzione originaria potrebbe essere stata una piccola fortezza oppure una torre di avvistamento, nessuna notizia abbiamo trovato sui libri delle sue origini.
Qualcuno ci ha raccontato che sopra un piccolo colle di fronte al mulino esiste ancora un piccolo cippo in granito che indicava il confine dei possessi di Cosimo de Medici , diamo ancora uno sguardo allโinterno, la costruzione in mattoni si componeva di due piani divisi tra loro da una pavimentazione poggiata su grandi travi di castagno , la parte circolare che ricorda le fattezze del mulino probabilmente venne realizzata in un secondo tempo , le pareti della costruzione sono completamente scalcinate e riportate a sasso , ma dai residui degli intonaci buttati da una parte si riesce a capire come le pareti interne fossero stranamente dipinte in โ rosso pompeianoโ
Ci guardiamo in silenzio mentre gli occhi sembrano dire : Ecco! Ancora un esempio di storia dimenticata che sta crollando in silenzioโฆ..
Ce ne andiamo continuando a fantasticare di antichi castelli e di pirati saraceni โฆ mentre in cuor nostro pensiamo che i pirati scomparsi da centinaia di anni hanno lasciato il posto oggi โฆโฆ ai nuovi barbari โฆโฆ..