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Comunicazione Obbligatoria strutture ricettive al 30.09 da Comunicazione Obbligatoria strutture ricettive al 30.09 pubblicato il 26 Settembre 2017 alle 8:03
Alberghi, la Regione scrive la legge, poi la retromarcia: "Fate finta di nulla" "Multate chi si rifiuta di consegnare i dati", si legge sul testo regionale. Ma una circolare propone di ignorare il termine stabilito 17 settembre 2017 Fatta la legge trovato l’inganno, dice un proverbio in effetti molto in voga sia tra le legioni di furbastri che tentano ogni giorno di aggirare i vincoli e le norme che governano la pubblica amministrazione sia tra coloro che per sopravvivere alla burocrazia crudele provano a dribblarne non sempre in maniera lecita difetti, storture, paradossi. Più difficilmente capita invece di imbattersi in casi in cui sia lo stesso ente promotore della legge a riconoscerne tanti e tali difficoltà applicative da invitare chi sarebbe tenuto a rispettarla a non tenerne conto. È il caso dello strampalato obbligo di «comunicazione delle proprie caratteristiche» da parte delle strutture ricettive e balneari previsto dalla Regione Toscana entro il prossimo 30 settembre pena una sanzione da 250 a 1.500 euro. Una norma che ha sollevato una rivolta sia nelle categiorie economiche che nei Comuni. Così ora la stessa Regione con una circolare invita «gli enti competenti a valutare l’opportunità sia di non tener conto di tale scadenza, sia di non procedere all’applicazione delle sanzioni». Da giorni gli uffici comunali competenti in tutta la Toscana non sanno cosa fare: violare la legge non facendo le multe, infischiarsene del tutto, chiedere alla Regione una norma più chiara? L’ultima strada è quella che sembra prevalere ma di certo questa è una di quelle storie dove la protagonista è una burocrazia talmente tanto assurda da avvertire essa stessa ad un certo punto la necessità di una sorta di redenzione. Tutto nasce con la legge regionale 20 dicembre 2016, n. 86, recante il “Testo unico del sistema turistico regionale”, cioè il codice a cui ha lavorato l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo che ha disciplinato tra l’altro il settore delle locazioni turistiche su portali come Airbnb. All’art. 83 (Comunicazione iniziale e periodica), comma 3, lett. b), quel testo impone «ai titolari e i gestori» di attività ricettive e strutture balneari di «presentare allo sportello unico attività produttive (Suap) competente per territorio apposita comunicazione avente ad oggetto le caratteristiche e l’elencazione delle attrezzature e dei servizi entro il 30 settembre di ogni anno, anche qualora non ci siano state variazioni rispetto alla precedente comunicazione». In pratica una clausola per obbligare qualunque struttura ricettiva (non le locazioni turistiche a quanto pare) a comunicare ogni anno al proprio Comune di appartenenza, anche se identici rispetto al passato, le proprie caratteristiche. Probabilmente ai fini di tenere un database il più possibile aggiornato. Fin dall’inizio molti degli enti coinvolti (i 286 Comuni) hanno fatto notare che la norma avrebbe prodotto un inutile, enorme carico di lavoro, e ne hanno chiesto la modifica, opponendo anche il tema di una possibile violazione di norme europee. Tanto più che in assenza di modifiche rispetto agli anni precedenti la comunicazione sarebbe un semplice doppione. La Regione ha preso in carico le segnalazioni ricevute e nell’ambito del percorso di modifica della legge - nel frattempo impugnata dal governo - a cui sta lavorando si è impegnata a risolvere il problema eliminando quell’obbligo di segnalazione nei casi in cui non ci siano state modifiche. Nel frattempo però, in attesa di modificare la legge (potrebbero volerci mesi), cosa fare entroo il 30 settembre? Comuni e albergatori sono in rivolta perchè di disattendere una norma non hanno affatto voglia. Anche se è lo stesso estensore di quella legge a spronarli. Non so cosa abbiano bevuto o fumato, ma di sicuro era roba buona ... Comunque nel caso non sappiate cosa fare, ve lo trovo io il lavoro: a pulire i fossi, torrenti, fiumi ecc. ... non serve neanche la laurea ...
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