Caro Elbano,
fa piacere sentire che le sta a cuore il destino della fortezza del Giove. Purtroppo le parole sue, quelle dell'amico Prianti, le mie (sono anni che scrivo che occorre intervenire) e di pochi altri, si perdono nel vento. Noi non contiamo niente, anche se i nostri appelli sono giusti. A provvedere che la fortezza del Giove, carica di storia, non diventi un cumulo di macerie, dovrebbero essere coloro che lei ha citato: Sindaci, Parco, Soprintendenze e, mi lasci aggiungere, la Gestione Associata che avrebbe i quattrini quantomeno per mettere in sicurezza gli antichi ruderi. Che altro aggiungere? Pur con una nota di pessimismo, continuiamo a sperare. E ogni tanto ricordiamo pubblicamente che lรฌ fra le due Rio, in una collina incantata, lotta per sopravvivere una fortezza diroccata che ha bisogno d'aiuto.
Michelangelo Zecchini