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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 19 Settembre 2017 alle 7:47
[COLOR=darkblue][SIZE=5]E ALL'ELBA SPUNTร’ MENELAO (E FORS' ANCHE ELENA DI TROIA) [/SIZE] [/COLOR] Menelao fu re di Sparta, fratello di Agamennone e marito della bellissima Elena. Paride gliela rapรฌ - lei consenziente - e scatenรฒ la decennale guerra di Troia. Dopo la presa della cittร , Menelao non infierรฌ: si riprese Elena, se la riportรฒ in patria e vissero lunghi anni felici e contenti. Si tratta di eroi, eroine e avvenimenti che sollecitano ricordi scolastici e perciรฒ riascoltiamo volentieri le narrazioni sui loro avventurosi viaggi e sulle ipotesi, piรน o meno plausibili, circa i loro approdi. Fra le molte tappe riferite a Menelao potrebbe esserci anche l'Elba? Sarebbe un errore rifiutarlo a priori. Del resto, come ci raccontano studi di alta accademia, l'isola attrasse importanti uomini del passato. Si dice, per esempio, che Ovidio (per intenderci quello dell'Ars amatoria) soggiornรฒ alla villa delle Grotte. Fra i tanti lo rievoca per noi, con accenti commoventi, perfino la responsabile dei beni archeologici dell'isola: โ€œProviamo quindi ad immaginare il poeta Ovidio che vede allontanarsi il promontorio delle Grotte con i suoi giochi d'acqua nel verde dei giardini e nella policromia delle strutture murarie...Quando entriamo nel giardino porticato ricordiamo che lรฌ ha camminato il grande poeta Ovidio e forse vi ha recitato i suoi versi prima di salutare per l'ultima volta l'amico e la vita civileโ€ (Lorella Alderighi, 2014). Anche se mi corre l'obbligo di ribadire che, a mio avviso, quella di Alderighi e Altri รจ solo una congettura dalle flebili fondamenta, ancora tutta da dimostrare, tuttavia, una volta tanto, come dice l'Alderighi โ€œproviamo quindi ad immaginareโ€... Ritorniamo a Menelao e alle piacevoli sorprese che possono presentarsi scorrendo testi aulici e specialistici, dai quali ci aspetteremmo solo ariditร  ed effluvi soporiferi. Giorni fa, attratto dal titolo (โ€œPer un riesame delle fonti greche e latine sull'isola d'Elba. Gli Argonautiโ€, 2005), mi sono soffermato ad esaminare la ricerca di Alessandro Corretti della Scuola Normale di Pisa. La mia attenzione รจ stata catturata in particolare dall'analisi di un brano di Licofrone, poeta greco del IV-III secolo a. C. di cui si sa abbastanza poco. Corretti cita i versi 871-876 in cui si parla di un tempio a Eracle visto da Menelao. Non viene nominata l'Elba, nรฉ Porto Argo e non si fa neppure menzione di un'isola tirrenica. Gli scoliasti (antichi autori di annotazioni ai testi classici) collocano geograficamente tale passo in Sicilia o nella Sirte, e all'Elba non ci pensano neppure, anche perchรฉ รจ lontana dalle rotte marittime seguite dal re di Sparta nel suo viaggio di ritorno da Troia. Ma Corretti (e con lui qualche studioso contemporaneo) pensa ugualmente che Menelao abbia sostato a Porto Argo. Gli fa eco Franco Cambi dell'Universitร  di Siena, il quale individua nella bianca collinetta del Lazzeretto, presso il cadente palazzo Coppedรฉ, la possibile sede del tempio di Ercole. A me, per quanto le indicazioni letterarie siano piuttosto debolucce, e quelle archeologiche assenti, viene spontaneo supporre che a contemplare tale edificio sacro in compagnia di Menelao ci fosse pure Elena di Troia. รˆ noto che Menelao ed Elena approdarono insieme a Cirene. Perchรฉ escludere che marito e moglie, due anime in un nocciolo, siano comparsi abbracciati anche nel golfo dell'odierna Portoferraio? Dirรฒ di piรน: con un po' di fortuna gli scavi prossimi venturi al Lazzeretto potrebbero portare alla luce una replica del famoso dipinto di Zeusi (attivo nella seconda metร  del V sec. a. C.) raffigurante Elena nuda. Favoleggiare non รจ peccato. Michelangelo Zecchini
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