[COLOR=darkblue][SIZE=5]RITROVAMENTI SACRI E ABBANDONI PROFANI [/SIZE] [/COLOR]
La piccola Cappella della Madonna del Rosario allโEnfola, parte integrante della tonnara a terra oggi sede del Parco Nazionale dellโArcipelago Toscano, ha ritrovato uno dei suoi arredi sacri disperso almeno dalla metร degli anni Settanta dello scorso secolo: il lapidino marmoreo triangolare posto sopra la porta dโingresso. Il casuale rinvenimento รจ capitato lo scorso aprile a Paolo Casini, giร noto ai lettori per il suo libro sullโEnfola e sulla Devozione popolare nellโArcipelago Toscano. Prontamente consegnato alla Stazione dei Carabinieri di Portoferraio il reperto รจ adesso affidato in custodia al Comune di Portoferraio.
Il lapidino, ha una base di circa 80 centimetri e riporta inciso il simbolo Mariano (una A ed una M sovrapposte). La superficie รจ invasa da muffe e licheni ma, allโinterno del segno grafico, si possono ancora intravedere tracce di colore rosso (simbolo della Divinitร ) e blu (simbolo della Umanitร ). Difficilmente si puรฒ risalire alla data del manufatto e non si puรฒ altro che ipotizzare la sua sistemazione in coincidenza della prima costruzione della tonnara nel 1775, insieme agli altri arredi una volta conservati nella cappella. Il luogo di culto serviva alla piccola comunitร locale soprattutto nellโepoca della mattanza; la cala delle reti era preceduta infatti da una messa.
Proprio per lโimportanza storica di questa piccola cappella, oggi letteralmente caduta nellโoblio generale, il ritrovamento di un piccolo reperto storico, ci dร lo spunto per un argomento davvero trascurato: quello delle opere dโarte di carattere devozionale di cui lโElba รจ ricca. Dipinti, statue, paramenti, reliquari, ex-voto, conservati anche in cappelle private spesso in abbandono con il conseguente rischio di deperimento irrimediabile se non di trafugamento come troppo spesso รจ accaduto anche nel recente passato. Spesso si tratta di opere di artisti ben conosciuti, altre volte di anonimi personaggi, altre ancora ci troviamo davanti ad oggetti di fattura davvero inconsueta.
Insomma, un patrimonio sicuramente da salvaguardare e da valorizzare rendendolo fruibile anche ad un pubblico piรน vasto. Ecco perchรฉ la nostra cappellina dellโEnfola, meriterebbe un trattamento diverso da quello attuale (un magazzino) iniziando dal restauro e dal riposizionamento del lapidino, considerato anche che gli altri arredi sacri, il dipinto sopra lโaltare della Madonna del Rosario con San Domenico e la statua lignea di SantโAntonio da Padova sono stati restaurati a dovere e strappati dal sicuro degrado.