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TRACCE DELLA NOSTRA STORIA da TRACCE DELLA NOSTRA STORIA pubblicato il 26 Agosto 2017 alle 6:14
[COLOR=darkblue][SIZE=5]RITROVAMENTI SACRI E ABBANDONI PROFANI [/SIZE] [/COLOR] La piccola Cappella della Madonna del Rosario allโ€™Enfola, parte integrante della tonnara a terra oggi sede del Parco Nazionale dellโ€™Arcipelago Toscano, ha ritrovato uno dei suoi arredi sacri disperso almeno dalla metร  degli anni Settanta dello scorso secolo: il lapidino marmoreo triangolare posto sopra la porta dโ€™ingresso. Il casuale rinvenimento รจ capitato lo scorso aprile a Paolo Casini, giร  noto ai lettori per il suo libro sullโ€™Enfola e sulla Devozione popolare nellโ€™Arcipelago Toscano. Prontamente consegnato alla Stazione dei Carabinieri di Portoferraio il reperto รจ adesso affidato in custodia al Comune di Portoferraio. Il lapidino, ha una base di circa 80 centimetri e riporta inciso il simbolo Mariano (una A ed una M sovrapposte). La superficie รจ invasa da muffe e licheni ma, allโ€™interno del segno grafico, si possono ancora intravedere tracce di colore rosso (simbolo della Divinitร ) e blu (simbolo della Umanitร ). Difficilmente si puรฒ risalire alla data del manufatto e non si puรฒ altro che ipotizzare la sua sistemazione in coincidenza della prima costruzione della tonnara nel 1775, insieme agli altri arredi una volta conservati nella cappella. Il luogo di culto serviva alla piccola comunitร  locale soprattutto nellโ€™epoca della mattanza; la cala delle reti era preceduta infatti da una messa. Proprio per lโ€™importanza storica di questa piccola cappella, oggi letteralmente caduta nellโ€™oblio generale, il ritrovamento di un piccolo reperto storico, ci dร  lo spunto per un argomento davvero trascurato: quello delle opere dโ€™arte di carattere devozionale di cui lโ€™Elba รจ ricca. Dipinti, statue, paramenti, reliquari, ex-voto, conservati anche in cappelle private spesso in abbandono con il conseguente rischio di deperimento irrimediabile se non di trafugamento come troppo spesso รจ accaduto anche nel recente passato. Spesso si tratta di opere di artisti ben conosciuti, altre volte di anonimi personaggi, altre ancora ci troviamo davanti ad oggetti di fattura davvero inconsueta. Insomma, un patrimonio sicuramente da salvaguardare e da valorizzare rendendolo fruibile anche ad un pubblico piรน vasto. Ecco perchรฉ la nostra cappellina dellโ€™Enfola, meriterebbe un trattamento diverso da quello attuale (un magazzino) iniziando dal restauro e dal riposizionamento del lapidino, considerato anche che gli altri arredi sacri, il dipinto sopra lโ€™altare della Madonna del Rosario con San Domenico e la statua lignea di Santโ€™Antonio da Padova sono stati restaurati a dovere e strappati dal sicuro degrado.
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