[COLOR=darkblue][SIZE=5]Un incontro all'Africhella: la curiosa storia della Lepre di mare dagli anelli., un mollusco "alieno". [/SIZE] [/COLOR]
La Lepre di mare dagli anelli ( Aplysia dactylomela) รจ un mollusco gasteropode appartenente all'infraclasse degli opistobranchi, caratterizzata da branchie posizionate nella parte posteriore del corpo. Ha una piccola conchiglia nascosta dal mantello che protegge per quanto possibile gli organi interni. Come tutte le Lepri di mare รจ elegante nel nuoto come nella livrea, variabile fra il grigio e il beige e inconfondibile per i caratteristici anelli scuri, puรฒ raggiungere i 40 cm di lunghezza, anche se la taglia media รจ attorno ai 20. Erbivora, si puรฒ trovare su qualunque fondale ricco di vegetazione, da pochi centimetri sotto la superficie fino ad oltre 30 mt di profonditร .
La prima segnalazione nel Mediterraneo รจ avvenuta in acque italiane, a Lampedusa, nel 2003. Da allora, gli avvistamenti si sono moltiplicati, concentrandosi soprattutto nelle zone piรน orientali del bacino del Mediterraneo. Normale quindi pensare a una penetrazione dal Canale di Suez, e quindi a una provenienza indo-pacifica (come ancora riporta il sito dell'ISPRA). Anche perchรฉ la nostra simpatica Lepre dagli anelli era considerata una specie cosmopolita, diffusa in tutti i mari caldi del globo. Ma la scienza progredisce, e le successive indagini molecolari sul DNA hanno stabilito che la specie A. dactylomela si trova solo ai Caraibi e nell'Atlantico tropicale, mentre nell' indo-pacifico รจ presente un'altra specie, molto simile, da allora classificata con il nome di Aplysia argus.
Sempre basandosi sul genoma, gli esemplari del Mediterraneo appaiono tutti appartenenti alla specie Atlantica. Come saranno arrivate fin da noi? L'ipotesi piรน probabile รจ attraverso le acque di sentina di qualche nave.
Quello che รจ sicuro รจ che anche nell'Arcipelago Toscano si sono avuti i primi avvistamenti: a Pianosa, nel 2016, e all'Elba a Capobianco poche settimane fa. Le prime foto originali che ne comprovano la presenza vengono dall'Africhella, dove due esemplari di discrete dimensioni sono stati immortalati da Elena Peruzzi.
Un'ulteriore curiositร : le Lepri di mare, se disturbate o se si sentono in qualche modo minacciate, emettono una secrezione violacea che si credeva fortemente tossica e che causasse la caduta permanente di peli e capelli. Tanto che il nome scientifico della piรน comune Lepre dei nostri mari รจ in tal senso piรน che esplicativo: Aplysia depilans...
In realtร si tratta di una sostanza totalmente innocua per l'uomo, ma utilissima per confondere le capacitร olfattive di potenziali predatori.
Come sempre, ci auguriamo che il nostro racconto sia di stimolo per alimentare nei lettori la curiositร e la ricerca: ogni "avvistamento strano" merita sempre un approfondimento, e qualche volta puรฒ essere di grande aiuto per la comunitร scientifica per meglio comprendere i cambiamenti in atto nel nostro mare.
Yuri Tiberto
Acquario dell'Elba
(foto Elena Peruzzi)