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Sergio Bicecci da Sergio Bicecci pubblicato il 31 Luglio 2017 alle 7:49
[COLOR=darkred][SIZE=5] CINGHIALI โ€ฆ. MA, SE COMINCIASSIMO A CONSIDERARE QUESTA PRESENZA UNA RICCHEZZA, PIUTTOSTO CHE UNA DISGRAZIA ? [/SIZE] [/COLOR] Mi consento una riflessione sulla vexata quaestio della presenza dei cinghiali allโ€™Elba . Dopo lโ€™episodio che ha visto sfortunato protagonista il sindaco Ferrari mi spingo ad esprimere un timido parere sull'argomento. La numerosa presenza (4000?) di questi ungulati nella nostra isola meriterebbe, secondo me, una attenzione diversa da quella corrente. Vero รจ che non soltanto recano danni alle coltivazioni, che abbattono recinti e che ancor peggio sono causa, attraversando strade, di seri incidenti. La soluzione suggerita, mi sembra essere da piรน parti, la eradicazione completa, perchรฉ considerate le negativitร , trattasi di una specie importata, non autoctona, in disarmonia con lโ€™ambiente. Non intendo davvero entrare nel merito degli aspetti scientifico-culturali della fauna, della flora, dellโ€™ambiente e dellโ€™armonia fra queste, perchรฉ esulano dalle mie competenze. Ritengo invece lecito chiedersi: โ€œ ma, se invece cominciassimo a considerare questa presenza una ricchezza, piuttosto che una disgrazia?โ€. Se allโ€™Elba cominciassimo a produrre salsicce, prosciutti, salami di cinghiale il tutto Elba DOC? Non scoprirei lโ€™acqua calda, per dire, perchรฉ altrove giร  si fa con buoni risultati e ritorni promozionali. Alcuni intenditori affermano che la qualitร  delle carni dei nostri cinghiali sia nettamente superiore a quelle di altri territori. Con abbattimenti programmati salveremmo il territorio, gli animali troverebbero cibo a sufficienza nei boschi, non invaderebbero strade e paesi, non sarebbero piรน causa di tanti incidenti. Avremmo magari una fabbrichetta, sia pure con attivitร  discontinua. Se ai cinghiali, giร  troppi, sommiamo anche la gran quantitร  di mufloni, cโ€™รจ da chiedersi, a maggior ragione, perchรฉ rinunciare a ciรฒ che puรฒ considerarsi un ben di Dio?. Tutta lโ€™Elba, e non soltanto, potrebbe goderne. Chi mai adesso sta utilizzando tanta tanta carne che puรฒ considerarsi patrimonio comune?. E allora ecco il dubbio , se fosse giusta lโ€™ipotesi, รจ possibile che nessuno abbia mai pensato a questa opportunitร , รจ soltanto una idea irragionevole e fantasiosa? In ultimo si pensi anche che in momenti di crisi occupazionale tale attivitร  creerebbe occupazione anche se fosse pure periodica, cosรฌ come lo fu la SIE a Marciana Marina per la lavorazione del pescato. Si tratterebbe, infatti, di lavorare tonnellate di carne, incrementando non poco la ricchezza interna, il PIL elbano per intendersi. Sergio Bicecci 31 luglio 2017
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