[COLOR=darkred][SIZE=4]โLA MARINERIA DELL'ISOLA D'ELBA DALL'ETA' NAPOLEONICA ALLA FINE DELLA TOSCANA LORENESEโ [/SIZE] [/COLOR]
DEL PROF GIANFRANCO VANAGOLLI
La nostra Associazione ha riflettuto sul testo del prof. Vanagolli ( di cui al titolo ) appena pubblicato e presentato alla conferenza di Marciana nella serata del 23 luglio u.s.
In riferimento al nostro statuto che ci impegna in azioni che vadano a recuperare ogni contributo valido a ricostruire la storia locale e a divulgarla ,abbiamo valutato questo ultimo incontro come particolarmente proficuo e attinente ai nostri valori associativi.
Riteniamo che l' ascoltatore attento e interessato, nonchรฉ il lettore nel caso si vada a documentare sul libro, si rendono sicuramente conto che si sta analizzando un momento di particolare sviluppo e di progresso delle attivitร dell'isola nei circa cinquanta anni fino al 1860..
Anche se non siamo completamente d'accordo con il giudizio francese del tempo che consideriamo riduttivo:
โ cependant il n'y a pas de pais que ait plus besoin que l'Isle d'Elbe d'una grande activitรจ dans le cabotage ,parcequ'elle ne produit presque rien de ce qui est necessaire ร la vie et qu'elle est oblige de tirer tout dehorsโ ,
riteniamo valida la considerazione che lโisola era carente di risorse interne e doveva ricorrere al commercio marittimo per il proprio sviluppo.
Una serie di situazioni politiche ed economiche favoriranno la scelta di maestranze dellโIsola di dedicarsi in gran numero alla navigazione.
In tal modo l'indirizzo marinaro come la costruzione in loco di bastimenti e il trasporto di merci perfezionerร il settore in quel periodo dando importanti risposte occupazionali alla popolazione residente.
Mentre il progresso sia in termini di numero di bastimenti acquisiti, sia in termini di personale, sia nella conseguente formazione dello stesso ha portato agli eccellenti risultati di quantitร di personale impiegato, dall'altra parte รจ corrisposto l'aumento delle merci trasportate e di percorsi sempre piรน impegnativi , con destinazioni talvolta molto lontane, effettuati dalle marinerie dei Rio e di Marciana.
Riteniamo importante che , come suggerisce l'autore ,lโesempio di questo positivo momento storico dellโIsola possa essere valutato anche in chiave attuale e soprattutto futura.
Ciรฒ permetterebbe di verificare se il settore della nautica e del commercio marittimo possa creare una possibilitร di sviluppo , con importanti ricadute occupazionali nella nostra isola ,votata quasi esclusivamente allโattivitร turistica.
Talvolta gli esempi del passato possono essere utili anche nel presente, se opportunamente adattati alle circostanze .
Associazione Marciana Aurea