caro faber ho avuto modo di presenziare, nei banchi del pubblico, ad una seduta del GIUDICE DI PACE,una avvocatessa di Livorno.La Dottoressa,da sola, con grande volonta'ha cercato di portare avanti processi datati ormai di 4,5,6 anni e piu', nelle dodici udienze giornaliere programmate, dodici,con reati di varia entita' tra uno stuolo di avvocati e persone presenti che per molte ore hanno atteso di testimoniare od ottenere sentenza,ma,il numero esagerato dei procedimenti,fascicoli incompleti, notifiche mancanti perfino ai CARABINIERI che avrebbero dovuto testimoniare, ed un cancelliere fatto in casa proveniente da altri enti,hanno complicato e rallentato il lavoro del GIUDICE,il quale necessariamente avrebbe dovuto prendere il traghetto delle 16.30,la conseguenza, molti procedimenti sono stati rinviati a settembre, novembre , gennaio gia' certi di un ulteriore rinvio,con notevole aggravio di spese per le parti in causa.
Che dire Faber,all'ELBA, nella Giustizia come nella SANITA' auguriamoci tanta ma tanta fortuna.
un abbraccio a tutti STEFANO BALLARINI