[COLOR=darkred][SIZE=4]MOVIMENTO ELBA 2000: โIL PARCO NAZIONALE DALLA PARTE DEL IL BRUCO ASSASSINO? [/SIZE] [/COLOR]
E' vero che la stragrande maggioranza degli elbani (compreso chi scrive), in questo momento, รจ impegnatissima col lavoro. La stagione รจ breve e ora bisogna mettere in cascina un po' di fieno per l'inverno, che invece รจ piuttosto lungo e duro (finanziariamente). Perรฒ, ogni tanto, bisognerebbe anche alzare la testa e guardarsi intorno. Quanti si sono accorti che i nostri boschi stanno morendo, distrutti da un bruco inesorabile che fa seccare una pianta dopo l'altra? Ci sono delle zone (ad esempio sulla Lamaia o sopra la strada che porta alla Biodola, e citiamo le prime che ci vengono in mente) in cui davvero quello che si vede รจ impressionante: interi boschi seccati, sembra di essere sulla luna. Allora ci chiediamo: possibile che il Parco Nazionale, la Gestione Associata del turismo, i Comuni, la Regione e le associazioni ambientaliste non facciano niente per impedire o alleviare questo vero e proprio disastro ambientale? Quanti soldi vengono spesi ogni anno dai soggetti istituzionali citati per finalitร non sempre essenziali e che sicuramente toccano l'interesse generale assai meno della protezione e della tutela del nostro patrimonio boschivo? Le risorse, lo sappiamo tutti, sono limitate e vanno investite lร dove massimizzano il beneficio sociale. Altrimenti, sarebbe un po'' come se il proprietario di una casa che sta per crollare, anzichรฉ rafforzare i muri, il tetto e l'intera struttura, si preoccupasse di cambiare i vetri alle finestre. Oltretutto, a quanto ci risulta, esistono dei prodotti assai efficaci per sterminare questo bruco assassino e non si capisce perchรฉ nessuno sia ancora intervenuto.
Purtroppo, quanto sta accadendo non ci sorprende. Giร prima dell'istituzione del Parco avevamo capito che il Parco sarebbe diventato uno dei tanti inutili carrozzoni le cui entrate sarebbero servite quasi esclusivamente a coprire le spese correnti, cioรจ a pagare gli spesso lauti stipendi ai pochi fortunati che ci lavorano e a sostenere le spese ordinarie di gestione. Il beneficio, sul piano ambientale, che รจ derivato dalla sua istituzione รจ veramente modesto, se commisurato ai costi sostenuti per il suo mantenimento. Per il momento, prendiamo atto che l'eradicazione del topo nero dall'isola di Montecristo e della lepre da Pianosa (di cui confessiamo di non conoscere i costi) avevano una prioritร superiore rispetto alla conservazione del nostro enorme patrimonio boschivo. Che, fra l'altro, ha una doppia valenza: ambientale, e questo รจ scontato, ma anche economica perchรฉ la nostra industria turistica e quel poco di benessere che noi elbani siamo riusciti a raggiungere dagli anni '70 del secolo scorso in poi, derivano esclusivamente dalla bellezza dell'ambiente che โvendiamoโ ai turisti. Se l'ambiente si rovina diventerร estremamente difficoltoso portare a casa un pezzo di pane.
Per concludere, vogliamo sperare che, quanto prima, qualcuno si faccia carico di questo problema che rischia di trasformare la nostra splendida e verde isola in un deserto lunare e di minare alle fondamenta la nostra industria turistica.
Elba 2000
Movimento in difesa dei diritti degli elbani