[COLOR=darkblue][SIZE=4]C'ERA UNA VOLTA GLI ESAMI.... [/SIZE] [/COLOR]
Ricordo con nostalgia che nei primi anni sessanta noi studenti non รจ che fossimo tutti dei santarellini. In assenza di tecnologie sofisticate di cui possono fruire gli studenti di oggi, quali i telefonini e soprattutto internet, ricorrevamo alla tradizionale โcartuccieraโ con i famosi โ rotoliniโ la cui mappa con lโindice per materia e per argomento, era a sua volta contenuta in un altro rotolino di carta abilmente celato a parte e piรน a portata di mano. Ricordo che a quei tempi gli esami vertevano su tutte le materie e su tutti i tre anni di liceo, una cartucciera non bastava e molti altri rotolini erano sparsi qua e lร nelle parti intime del corpo. Ma cโera qualche differenza con la moderna tecnologia : anzitutto eravamo noi stessi a predisporre le striscette di carta arrotolate e, pertanto, il lavoro necessitava una lunga opera riassuntiva , che rimaneva impressa nella memoria e costituiva essa stessa una buona preparazione.
La commissione di esame era composta da professori venuti da lontano, senza una rappresentanza di insegnanti di classe degli esaminandi. E le aule di esame erano presidiate da altri sconosciuti personaggi i quali, assieme agli esaminatori, fino allโultimo minuto non smettevano di passeggiare tra i banchi con tanto di occhi aperti e con tolleranza zero, chi andava a gabinetto era pedinato da un austero e severo signore che lo piantonava davanti alla porta tipo saloon, cioรจ praticamente a vista e, anche se il bisogno era effettivo e grosso, non si poteva superare un certo limite di tempo. A differenza di oggi allora non era consentito alcun genere di conforto in bibite o panini e ancora ricordo con angoscia la prova scritta dal greco in una giornata da quaranta gradi allโombra in quel di Firenze con obbligo per noi studenti di un vestiario serio e acconcio, mentre la commissione, con aria sadica e mefistofelica, davanti a noi fumava e si rinfrescava .
Diverso era anche lโatteggiamento dei prof. e dei nostri stessi genitori nei confronti degli esaminandi, tutto improntato ad una mentalitร di tipo borbonico, dove il principio ispiratore era solo della severitร fine a sรฉ stessa, del punire e non giustificare, ovviamenteโฆ per il nostro bene, dato che lโunico sbocco occupazionale di quel tempo era il pubblico concorso e se non avevi quel โpezzo di cartaโโฆ Pertanto, figlio preparato- figlio occupato.
Beh! ho voluto fare un salto indietro nel tempo per cercare di sdrammatizzare la seconda prova dei nostri ragazziโฆ.augurandogli un grosso in bocca al lupoโฆ. domani sarร un'altra battaglia un altro giornoโฆ ma intanto per oggi cโรจ da impegnarsi e basta!โฆ