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ITALIA NOSTRA da ITALIA NOSTRA pubblicato il 22 Giugno 2017 alle 10:24
[COLOR=darkred][SIZE=4]IL FUTURO DISSALATORE ASA A MOLA, IL PIร™ GRANDE Dโ€™EUROPA? [/SIZE] [/COLOR] Il progetto del dissalatore ASA di Mola รจ pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. Ci saranno trenta giorni per proporre ulteriori osservazioni. A questo punto, vengono spontanee alcune riflessioni. Unโ€™isola indipendente dal punto di vista idrico รจ lโ€™obiettivo finale al quale aspirare per il futuro. Una sfida รจ stata lanciata agli elbani per la crisi idrica. Italia Nostra, insieme ad altre associazioni, ha partecipato ad un incontro pubblico sul progetto del dissalatore organizzato dal sindaco Barbetti, ASA SpA e l'Autoritร  Idrica Toscana, il piรน grande in Italia. Presentarci una sfida simile significa operare su un terreno familiare: gli elbani sono abitanti di unโ€™isola, dove le risorse idriche, per eccellenza, sono vitali. Inoltre, se si escludono i traghetti, le grosse navi e gli yacht di lusso, i navigatori su qualsiasi altra imbarcazione percepiscono lโ€™indipendenza idrica come una risorsa preziosa, il cui uso parsimonioso non li abbandona nemmeno sulla terraferma. Cosmopoli ci ha inoltre lasciato una imbattuta lezione di riserve idriche, da trasmettere nei secoli ai nostri architetti e ingegneri. Lโ€™attenzione dedicata da ASA alle associazioni ambientaliste spiega forse il disagio, percepito, nel proporre alla cittadinanza un impianto necessario ma di grande impatto ambientale, paesaggistico, energetico ed economico. Il tentativo di compensare lโ€™impatto ambientale spazia su vari settori che comprendono il reimpianto di posidonia e pinna nobilis, la creazione di unโ€™oasi naturalistica, la mitigazione dellโ€™inquinamento luminoso, la piantumazione di alberi e cespugli intorno allโ€™edificio. Per limitare lโ€™impatto paesaggistico รจ stato concepito un edificio dalle linee moderne, presentato con un elegante grafico, che ha lo scopo di contenere e, quindi, nascondere le tubature e di insonorizzare lโ€™impianto, mentre le tubature verso il mare saranno interrate. La struttura sarร  imponente e vasta, con un impianto attivo 24 h, con condutture marine e masse saline gelatinose scaricate a mare. Gli impianti di dissalazione consumano molta energia. รˆ prevista anche la produzione di energia da fonti rinnovabili, ancora da definire. Quanto sono sufficienti le misure compensative rispetto allo sforzo economico richiesto, allโ€™aumento del consumo energetico, allโ€™impatto paesaggistico, alla consapevolezza che questo impianto farร  fronte solo alla metร  della richiesta di acqua, e allโ€™aumento inevitabile del costo di questo bene, in una crisi idrica di portata ben piรน vasta della nostra isola? Italia Nostra รจ convinta che se non nasce, giร  da ora, una diversa consapevolezza e gestione di questa risorsa, che in alcuni paesi provoca tensioni o guerre, e che da noi puรฒ severamente incidere sulla nostra economia e offerta turistica, oltre che sulla qualitร  della vita dei residenti, questo impianto non assolverร  la sua missione principale, cioรจ un modo innovativo di rivolgersi al futuro. Perchรฉ un impianto del genere รจ โ€œunaโ€ soluzione, necessaria, al problema, ma non รจ โ€œlaโ€ sola soluzione. Gli elbani devono rimanere vigili, partecipi, interessati, propositivi. Non si tratta solo del nostro futuro, si tratta del presente.
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