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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 10 Giugno 2017 alle 6:16
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA Lโ€™ALBA DELLโ€™UNITAโ€™ Dโ€™ITALIA ALLโ€™EBA (1859-1860) UNIONE AL REGNO COSTITUZIONALE DI RE VITTORIO EMANUELE II: SOLLECITO A TRASMETTERE GLI ATTI [/SIZE] [/COLOR] Il 12 luglio 1859 il governatore di Livorno si rivolge a quello dellโ€™Elba chiedendo di inviare con sollecitudine atti e documenti riguardanti il voto delle comunitร  dellโ€™isola dโ€™Elba per lโ€™unione della Toscana al regno costituzionale di re Vittorio Emanuele II: โ€œGoverno Civile e militare Di Livorno Nยฐ1239 Ill.mo Signore Molte delle Comunitร  hanno giร  pronunziato il voto per lโ€™unione della Toscana agli Stati dโ€™Italia sotto il Governo Costituzionale di Re Vittorio Emanuele Secondo.Interessando ora al Governo della Toscana di conoscere le deliberazioni su questo argomento dei rimanenti Municipi ,tanto se sieno in senso affermativo quanto se negativo mi rivolgo a VS Ill.ma perchรฉ voglia procurare dai Gonfalonieri delle Comunitร  di Portoferraio,Marciana e Rio la sollecita trasmissione delle accennate deliberazioni insieme con gli indirizzi privati che potessero trovarsi presso di loro. Ed ho lโ€™onore di confermarmi con distinta considerazione Lรฌ 12 luglio 1859 Per il Governatore A. Bertini โ€œ (Affari generali del governo dellโ€™Elba 1859-1860 .Doc 101-260. Carta 260,Archivio storico comune Portoferraio) Il governatore di Livorno non sa che lโ€™Elba si รจ giร  dichiarata a favore rispondendo ai solleciti arrivati da parte del ministro dellโ€™interno Ricasoli. Questi si era rivolto al gonfaloniere di Portoferraio,dr Fabio Squarci, il 1 giugno 1859 con circolare riservata manoscritta dove esprime che il governo della Toscana รจ โ€œper una Italia unita e forte capace di difendere da sรจ il conquistato diritto allโ€™Indipendenza e allโ€™Autonomia Nazionale โ€œ e che preme al governo che il popolo toscano mostri il proprio sentimento per una Italia unita e forte auspicando che ciรฒ avvenga con โ€œla forma degli indirizziโ€. E ciรฒ accade con una โ€œnomina di una deputazione per raccogliere le firme di coloro che aspirano lโ€™unione della Toscana al Piemonteโ€ da parte del comune di Portoferraio e degli altri dellโ€™Elba (Portolongone e Rio) seguita poi da delibere comunali sulla โ€œadesione per la unione della Toscana al regno di Vittorio Emanuele IIโ€. Il documento di poche righe,sopra integralmente riportato, che apparentemente sembra privo di importanza -una semplice nota amministrativa- รจ al contrario di rilievo storico perchรฉ mostra quanto al Governo della Toscana prema la conoscenza sul voto espresso โ€œper lโ€™unione della Toscana agli Stati dโ€™Italia sotto il Governo Costituzionale(1) di Re Vittorio Emanuele Secondo โ€œ da parte dei municipi insieme con indirizzi di privati cittadini depositati presso i comuni. Ciรฒ indica come il risorgimento nazionale italiano fu pensato e costruito facendo partecipare le istituzioni locali e il popolo. 1) Il governo di re Vittorio Emanuele II รจ costituzionale perchรฉ il potere del monarca non รจ piรน assoluto ma รจ affiancato da quello di un parlamento eletto democraticamente il quale promuove e decide leggi.La monarchia costituzionale rappresenta pertanto il passaggio da uno stato assoluto ad uno liberale. Marcello Camici
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