Gent.mo direttore
Premetto che il sistema sanità è molto scottante, così scottante, difficile da capire e valutare che da anni, in nessun consiglio comunale dell’Elba si leggono interrogazioni o interpellanze su tale problematica (le buche, le strade la pulizia o il verde pubblico sono aspetti più populistici e facili da affrontare). Leggendo poi i programmi elettorali dei nuovi candidati alle elezioni del prossimo giugno avrà notato anche lei come l’aspetto sanitario sia del tutto ignorato, ad eccezione dei comunicati offerti dai comitati elbani, gli unici che si interessano del problema. Del resto mi pare di capire che li stessi comunicati non interessino i cittadini i quali, come dimostrano i pressoché nulli interventi dei camminatori sull’argomento, rivolgono l’attenzione ad altri aspetti del territorio, ancorché non meno importanti. Anche questo mie considerazioni rimarranno quindi prive di ogni valutazione successiva, ma si rendono necessarie viste le difformità di informazione recentemente fornite. Infatti mentre da una parte si leggono ripetute e violente critiche all’azienda sanitaria per le criticità sanitarie non risolte, per il progressivo isolamento dei comitati e del tribunale dei diritti del malato, per la prossima chiusura di altri servizi sul territorio, per la cronica carenza di personale, e sulle quali non ci pare che ci sia da eccepire; mentre un sindaco, quello di Portoferraio, comunica pubblicamente che non parteciperà più alle riunioni con l’azienda perché praticamente stufo di ”mancate risposte a sue sollecitazioni e richieste d’incontro” e medita strumenti di lotta ben più energici, dall’altra viene mandato un messaggio esattamente contrario di “’incontro proficuo”, ancorché pieno delle solite promesse, si afferma che “l’Isola d’Elba ha raggiunto un buon livello di prestazioni sanitarie, in particolare relative all’emergenza-urgenza ed in altre specialità”, e la carenza di personale viene con soddisfazione risolta “attivando anche l’articolo ex 55, per garantire il servizio, incluso il “raddoppio dei turni” nel periodo estivo”, senza forse rendersi conto che ciò comporterebbe un monte orario mensile di oltre 200 ore per ogni operatore attualmente in forza all’azienda.
Forse sarebbe opportuno che i tre unici interessati al problema sanità si chiarissero le idee e poi che chiarissero agli elbani.
La ringrazio per l’ospitalità
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