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Non so chi sia questo signor Gianluca Spinetti. Secondo me fa parte di quella schiera di invidiosi che non sanno nemmeno capire che il successo di una gara, PLANETARIO, come la Legend Cup di Capoliveri, va oltre i confini della Segagnana e della Laconella. Non sono nè Capoliverese, nè Campese. Ma trovo VERGOGNOSO che si scrivano cose di questo genere in pubblico invece di lavare (eventuali) panni sporchi in casa. Non ha saputo neanche aspettare il comunicato ufficiale, che da stasera è pubblicato su tutti i siti internet specializzati. Io trovo che i ragazzi del Capoliveri Bike Park meritino il plauso di TUTTA L'ELBA, che con la loro gara hanno contribuito a rendere più famosa in tutto il mondo. Per caso quel signore ha mai provato a organizzare qualcosa? A metterci la faccia? E non faccio riferimento alla gara di Marina di Campo, che fino a qualche anno fa era la classica di fine stagione della mountain bike. E che ora non esiste più, purtroppo. Caro signore (epiteto sprecato, i signori sono ben altri) non c'era bisogno di insultare pubblicamente chi ha lavorato un anno intero per ospitare 1700 atleti partenti, oltre 100 elite, 5mila persone (fra cui sicuramente alnche lei) a mangiare e bere gratuitamente in piazza, con oltre 7500 euro di premi solo in denaro, per non parlare di quelli in natura. Gli organizzatori, quelli sì dei signori veri, le hanno chiesto scusa pubblicamente domenica, a lei e a tutti i corridori coinvolti nell'errore di segnalazione del percorso. E oggi lo hanno fatto per iscritto sulla stampa specializzata nazionale e locale. Se ha letto fin qui non ho altro da dirle. Saranno i lettori di Camminando (e gli elbani) a giudicare la sua approssimazione e soprattutto la sua meschinità.