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Beppe Tanelli da Beppe Tanelli pubblicato il 11 Maggio 2017 alle 12:50
[COLOR=GREEN][SIZE=5]ON THE ROAD..OR BETTER... ON THE TRAIL [/SIZE] [/COLOR] La trasmissione di apertura del servizio sui Parchi di Report ( RAI 3) dell' 8 maggio scorso, attaccava con una serie di immagini e di commenti poco lusinghieri sulla gara nazionale di Enduro che si era svolta all' Elba il 30 aprile. Le foto documentano le moto che percorrono il sentiero 53 (e dintorni) , che da Rio Elba scende a Bagnaia , inserito nel Parco Nazionale e per il quale non era stato concessa l' autorizzazione. L' avvenimento della gara aveva chiamato all' Elba circa duecento motociclisti. Nei giorni antecedenti la moltitudine di gazebo che avevano invaso l' Alto Fondale e le centinaia di modo in bella mostra in Piazza della Repubblica, annunciavano l' evento : ai Portoferajesi e agli Elbani , alle migliaia di trekkers che in occasione del Walking Festival sbarcavano all' Elba, alle centinaia di maratoneti che si andavano ad allenare sui sentieri elbani in vista della Maratona del 6 maggio, e alle decine e decine di ciclisti di strada e di montagna che, in questa dolce primavera, percorrono quotidianamente le strade e i sentieri dell'Isola, per raggiungere verdi radure immerse nel silenzio e nel profumo della lavanda, o tranquille spiaggette dove gotersi il primo sole di maggio. Mi domando allora la ragione che ha portato gli organizzatori a sfidare leggi e norme, senza le previste autorizzazioni, a tutto nocumento dell' immagine dell' Elba e del suo Parco, e dello stessa attivitร  sportiva che, in altri momenti ha avuto il modo di manifestarsi un giusto equilibrio fra passione sportiva e rispetto dell' ambiente e del sentire di altre persone. Si รจ richiamata la mancanza di un Regolamento del Parco. E' vero, ma non basta. Era il gennaio del 2002, quindici anni fa, quando vennero inviate alla Comunitร  del Parco, ai membri del Consiglio Direttivo e alle associazioni ambientaliste, produttive e sociali, le prime bozze del strumenti di pianificazione del Parco ( Piano e Regolamento e Piano pluriennale di sviluppo economico e sociale). Eravamo il primo parco nazionale di nuova istituzione che , nonostante ritardi dovuti a intervenute variazioni normative, era giunto a quel risultato grazie al grande lavoro della direzione, del personale dl parco, della Forestale, della Capitaneria , e alla fattiva collaborazione delle Comunitร  e del Consiglio. Il lavoro era iniziato tre anni prima con il bando di valenza europea vinto dalla Agroconsulting, al quale erano seguiti incontri pubblici durante i quali, passo per passo, erano stati illustrati il proseguo dei lavori e raccolte le osservazioni ed suggerimenti dei diversi portatori di interessi. Le bozze iniziali dl 2002, furono successivamente riviste per giungere quindi nel 2010 alla approvazione definitiva del Piano del Parco. Il Regolamento sarebbe dovuto essere emanato sei mesi dopo in accordo con i dettati della Legge 394/91. Cosรฌ non รจ stato e possiamo solo auspicare che in tempi brevi si giunga alla sua adozione. Comunque sia regolamento a parte, il comma i) dell' art.3 del DPR 22 luglio 1996 con il quale venne istituito l' Ente Parco , recita che รจ fatto divieto : " il transito dei mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali , comunali, vicinali gravate da pubblico passaggio e private.." Dopo l' Elba la trasmissione di Report ha interessato il Parco del Gargano, del Vesuvio e del Delta del Po, evidenziando altre criticitร  in cui le Aree protette versano oggi nel nostro paese. Mancano soldi , personale, automezzi, volontร  di fare, organizzazione...ma manca ancora sopratutto, una cultura diffusa sull' enorme valore,per noi e per i nostri nipoti, di conservare e difendere il patrimonio culturale e naturale de il Bell Paese. Il vero capitale italiano, su cui imperniare la strategia socio industriali del nostro Paese . Una strategia troppe volte dimenticata e sacrificata sull' altare di miopi visioni elettorali a breve raggio, che consumano il patrimonio e durano l'arco di una notte, come l'efemera che vola attorno alla grande sequoia. Ma Report si chiude con una trasmissione di speranza , quella del Parco delle Cinque Terre. Venne istituito quando il nostro parco aveva due o tre anni. Personalitร  delle cinque terre vennero all'Elba accumunati dagli antiche vigneti terrazzati e dagli antiche vini di qualitร . Allora Comandante della Capitaneria di Porto di Portoferraio era Vittorio Alessandro. Parlammo di monorotaie in grado di facilitare il lavoro, di ripristino degli antichi muretti. Poi Vittorio รจ andato a comandare le navi che salvavano i migranti dall' Africa, coprendosi di rispetto e di gloria. Poi รจ diventato presidente del Parco delle Cinque Terre, e le immagini di Report, ci hanno fatto vedere i vigneti coltivati con l' aiuto delle monorotaie, in un cammino virtuoso e redditizio di enoturismo, e i migranti impiegati a lavorare per ripristinare gli antichi terrazzamenti. Alla Camera รจ recentemente passata al Senato ( che รจ auspicabile la emendi), un legge di riordino delle aree protette. Una legge inutile nei suoรฌ aspetti concreti, dannosa nei suoi appesantimenti burocratici e demagogica nelle sue aperture sociali, che non incide sui sostanziali problemi dei parchi e che รจ solo in grado di rendere sempre piรน difficile la ricerca di quell' equilibrio fra uomo e natura, ambiente e lavoro che piaccia o non piaccia รจ il futuro del mondo. Da appena due milioni di anni siamo la specie dominante il Pianeta, del quale con arroganza e miopia siamo diventati il piรน grande avente di trasformazioni geologiche , biologiche e climatiche. Ci siamo autonominati sapiens sapiens,speriamo di ricordarcelo e di ricordarlo ai nostri decisori politici . Beppe Tanelli
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