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Perchè candidare un Architetto a Sindaco che tutti sanno essere una carica incompatibile? Per far vincere la sinistra? “Incompatibile con il mio lavoro di geometra”. E Zanazzo dice addio alla poltrona da sindaco Dimissioni improvvise per il primo cittadino, che non ha formalizzato ancora il no al progetto di realizzare una nuova discarica sul territorio PUBBLICATO IL 05/11/2016 GHISLARENGO Ghislarengo è senza sindaco. Il primo cittadino Daniele Zanazzo ha rassegnato le dimissioni: un vero fulmine a ciel sereno che ha colto di sorpresa sia la sua maggioranza che l’opposizione. Zanazzo ha spiegato ai consiglieri che la sua decisione è di carattere lavorativo. «Prendendo l’indennità da sindaco non posso svolgere la mia professione: è un questione di incompatibilità. L’ho scoperto lunedì e mi sono mosso di conseguenza». Zanazzo è geometra, un amministratore di lungo corso. Prima del mandato attuale, cominciato nel 2013, era già stato sindaco di Ghislarengo. E poi anche vice di Marco Cagna, primo cittadino che diede le dimissioni per motivi lavorativi portando al commissariamento del Comune. Ora la strada che si apre è la stessa: dalle dimissioni ci sono 20 giorni di tempo per la revoca, poi interverrà la prefettura per il commissariamento. Salvo sorprese i cittadini andranno al voto alla prima tornata elettorale utile, vale a dire nella prossima primavera. La decisione di Zanazzo ha preso tutti in contropiede. Era infatti in programma un consiglio comunale per esprimere il no del municipio al progetto per l’insediamento di una discarica in paese presentato dalla ditta Pmc. «Maggioranza e minoranza – spiega il vicesindaco Antonello Bertulessi – si sono ritrovate la sera stessa in cui Zanazzo ha comunicato la sua decisione per stendere un documento con le motivazioni del no alla discarica. Il carteggio sarà spedito alla Provincia di Vercelli». Anche il lavoro del gruppo formatosi dopo l’incontro pubblico in paese sul progetto della discarica organizzato da Legambiente non si ferma. «La prossima settimana il documento con le osservazioni sarà discusso – spiega Gian Piero Godio - poi chiederemo ai cittadini di sottoscriverlo, quindi lo spediremo a Regione, Provincia e Comune».