Dice l'amico, riferendosi suppongo a Maurizio Dini: Caro amico, leggendo la tua protesta, vorrei farti presente che quella strada, contrariamente al pensiero corrente, non รจ pubblica: fino a che qualcuno della categoria "quel che tuo รจ mio ..." li asportasse, c'erano i cartelli di divieto, risalenti al dopoguerra. Quella strada fu fatta sui terreni dei rispettivi proprietari non certo per consentire la discarica di ogni tipo di rifiuto e oggetto in strada e nel bosco, il taglio abusivo della legna, l'installazione di trappole ed ogni altra incivile attivitร senza alcun rispetto. Questa occasione potrebbe far riflettere su come potrebbe essere regolamentato l'uso di questa strada, prima della sua riapertura. Un amante della natura, con rispetto delle altrui cose.
Dico io: La guerra รจ finita, ed รจ giร da qualche tempo che si sta cercando di prendere la via del turismo, ma a quanto pare siamo ancora lontani.
In riferimento alle discariche invece, sparse in ogni dove e non solo sulla strada di Poggio al Molino e Literno, sono dovute ad altra categoria di persone che anche se per colpa diversa dalla tua sono ben lontani dal desiderio di incrementare il turismo all'Isola d'Elba.
Queste parole dovrebbero far ragionare molte persone sull'uso della natura e della sentieristica della nostra Isola, anche i Signori Sindaci, che promettono sempre le solite cose e soliti discorsi, mai nessuno che faccia un discorso serio per allungare questa ormai ridicola nostra stagione turistica, ridotta a Luglio e d'agosto.
