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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 29 Aprile 2017 alle 6:55
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) L’ELBA TUTTA INSIEME ESPRIME VOTO PER L’UNIONE AL PIEMONTE CON INDIRIZZO COLLETTIVO A SUA MAESTA’ RE VITTORIO EMANUELE II. OFFERTA DI LIRE MILLE PER LA GUERRA DELL’INDIPENDENZA. [/SIZE] [/COLOR] Il 3 luglio 1859,Il giorno dopo che il comune di Portoferraio ha deliberato l’adesione per la unione della Toscana al Piemonte ,Squarci, gonfaloniere di Portoferraio, scrive agli altri gonfalonieri dell’isola : “Sig. Giacomo Murzi Gonfaloniere di Marciana Sig Dr.G. Signorini Gonfaloniere di Longone e Sig Angioletti Gonfaloniere di Rio Lì 3 luglio Plebiscito Essendo ultimata la votazione dei Cittadini delle quattro Comunità dell’Isola dell’Elba,diretta ad esprimere il voto per l’unione del nostro paese alle altre province italiane sotto lo scettro di Vittorio Emanuele II Re Costituzionale e deliberate dai singoli Magistrati come interpreti del Voto Pubblico la Unione medesima,crederei opportuno se VS Ill.ma ne va d’accordo di formulare un indirizzo collettivo dei quattro Gonfalonieri rappresentanti dell’Isola dell’Elba al prefato Monarca. A quest’effetto sarei e pregarla a volersi trasferire in questa Città la mattina del 5 luglio corrente onde concertare e firmare insieme l’indirizzo medesimo Squarci” (Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 maggio 1859 al dì 5 dicembre 1860.N°119) Dopo tre giorni,il 6 luglio 1859, il gonfaloniere di Portoferraio scrive al governatore militare e civile dell’Elba: “Al Sig Cav Colonnello Governatore Militare e Civile dell’isola d’Elba a Portoferraio Lì 6 luglio Indirizzo a Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele Mi reco a dovere trasmettere a VS Ill.ma onde si compiaccia inoltrarli per l’uso opportuno al Superior Governo 1°L’indirizzo a stampa che il popolo Toscano dirige a S.M. il Re Vittorio Emanuele onde si degni accogliere il voto che fa per la unificazione della Toscana alle altre province italiane ,fatto il di Lui Governo Costituzio nale corredato di n. 519 firme autografe di quattro comunisti 2*Altro simile indirizzo con le decisioni che vi hanno fatto in forma legale ed autentica n. 614 altri Cittadini illetterati 3°Copia autentica della Deliberazione di questo Consiglio Comunale del dì 2 luglio corrente con la quale il Municipio di questa Città ha espresso il voto favorevole alla suddetta fusione 4°Ed infine un indirizzo speciale al prefato Monarca per lo stesso scopo umiliati al di Lui trono dai Gonfalo nieri delle quattro comunità dell’isola Colgo intanto la favorevole opportunità per confermarmi con la più attenta stima ed ossequio Squarci” (idem come sopra. N° 122) Sempre in data 6 luglio 1859 la Comunità di Portoferraio offre lire mille al governatore di Livorno per la guerra d’Italia “ A Sua Eccellenza il Sig. Cav. Governatore Civile e Militare di Livorno Lì 6 Luglio Offerta della Comunità di Portoferraio per la Guerra d’Italia La Civica Magistratura di Portoferraio valutando i propri assegnamenti ( )di fare un’offerta di lire 1000 per concorrere alle spese della Guerra della Indipendenza Italiana. Dovendo questa spesa pesare sulla gestione del corrente anno 1859 e non figurando nel valutato stato di Previsione rimetto perciò alla VS Eccellenza la relativa Deliberazione dè 19 Maggio prossimo passato per la debita approvazione. Squarci” (Idem come sopra.N° 123) Questi documenti dimostrano come tutta l’Elba partecipa insieme ed unita alla guerra della indipendenza italiana con un indirizzo collettivo rivolto al re Vittorio Emanuele II. Per concorrere alle spese della guerra, Il comune di Portoferraio aggiunge un’offerta di mille lire che grava sul proprio bilancio. Marcello Camici mcamici@tiscal.it
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