La ritenuta del 21% per gli affitti brevi che fa la sua comparsa nella manovrina pubblicata lunedรฌ in Gazzetta ufficiale non รจ una novitร . Perchรฉ il versamento al Fisco รจ sempre stato un obbligo per chiunque affitti una stanza o unโintera casa, anche se per periodi inferiori ai 30 giorni, caso in cui non va registrato il contratto (che perรฒ deve sempre esistere in forma scritta). E la cedolare secca del 21% รจ una delle due soluzioni di tassazione, visto che il proprietario puรฒ scegliere anche il regime di Irpef ordinaria con aliquote progressive in base al reddito.
La novitร introdotta dal governo รจ invece unโaltra: gli intermediari che incassano il canone dallโinquilino per girarlo al proprietario dโora in poi funzioneranno da sostituto dโimposta, e cioรจ tratterranno le tasse dovute da chi affitta e le verseranno allโErario. E questo vale sia per le agenzie immobiliari che per i portali come Booking o, appunto, Airbnb. Lโintermediario dovrร anche comunicare allโAgenzia delle entrate i dati dei contratti e in caso di irregolaritร รจ prevista una multa fino a 2mila euro. Il tutto a partire dal prossimo giugno. Il proprietario avrร sempre la possibilitร di scegliere tra imposta sostitutiva del 21% e Irpef ordinario, nel qual caso la ritenuta del 21% sarร a titolo di acconto.