Mar. Lug 1st, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarร  online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 2 Aprile 2017 alle 6:36
[COLOR=darkred][SIZE=4]ACQUEDOTTO ISOLA Dโ€™ELBA : DOPO LA DISASTROSA ESPERIENZA DEI LAGHETTI E Lโ€™IMMINENTE ERRORE DEL DISSALATORE DI MOLA Eโ€™ IN ARRIVO UN NUOVO ED INUTILE ESPERIMENTO: LA DISTRETTUALIZZAZIONE [/SIZE] [/COLOR] Ecco nell'ordine gli ultimi provvedimenti elbani in merito al servizio idropotabile. - La costruzione di 21 laghetti fallita in partenza con la esecuzione del laghetto Condotto che ha comportato una spesa di oltre un milione di euro senza risultati apprezzabili. - La imminente installazione del dissalatore di Mola il cui fallimento arriverร  tra breve. Ma tutto questo รจ nulla al confronto della distrettualizzione per la quale รจ stato concesso ancora nel 2014 un contributo di oltre 60000 euro. (vedi Legge Regione Toscana 28/12/2011 n. 69 Registro Regionale n. 151 Determinazione del Dirigente n.27 del25.06.2014 circa 66000 euro ). Nei miei precedenti articoli, facilmente rintracciabili nel sito [URL]http://tuttoacquedotti.it[/URL] , esprimevo un mio giudizio sulla distrettualizzazione in genere definendola come la dimostrazione della incapacitร  dei responsabili degli acquedotti italiani i quali, per conoscere il funzionamento del loro acquedotto, sono costretti a frazionarlo in tanti piccoli sotto-acquedotti, chiamati appunto distretti, ottenendo prima di tutto il disastroso risultato di distruggere uno dei loro piรน importanti meriti rappresentato dal magliaggio, cioรจ dallโ€™interconnessione spinta delle condotte stradali con tutti i vantaggi che ne derivano e solo in secondo luogo la conoscenza del funzionamento delle loro reti e la regolazione della pressione, cioรจ due elementi che dovrebbero potersi ottenere in altro modo ben spiegato nei miei articoli citati. In ogni caso quegli articoli si riferivano a grandi cittร  dove la distrettualizzazione ha compiuto il miracolo di diminuire le intollerabili perdite occulte che sistemi idropotabili di pessima fattura denunciavano prima. La cosa offriva degli aspetti positivi, ed anche una possibile smentita delle mie ragioni, giustificata appunto dalla diminuzione delle perdite occulte che sono derivate dalla citata suddivisione in distretti aventi soltanto 2000/10000 abitanti serviti cadauno. Ma ora, applicare la stessa suddivisione all'Elba in reti che servono paesini che hanno in tutto poche migliaia di abitanti e che sono per di piรน arroccati in territori con andamento altimetrico molto variegato, non ha proprio alcun significato nรฉ alcuna possibilitร  di realizzazione in reti cosรฌ piccole e tecnicamente cosรฌ complesse da non consentire proprio di eseguire nessun ulteriore frazionamento in aggiunta a quelli che la effettiva conformazione del territorio provoca. Dopo le soprascritte premesse mi corre l'obbligo di riassume la buona soluzione per l'acqua potabile dell'Isola d'Elba che ho piรน volte specificato. La situazione realistica degli impianti, caratterizzati da portate che possono considerarsi esigue sopprattutto rapportandole alle grandi difficoltร  tecnico-economiche che un ambiente difficile come quello elbano presenta, impongono di rinunciare alle avanzatissime modalitร  di regolazione della pressione che sono consigliabili per i grandi acquedotti del continente ammettendo invece come unica soluzione possibile di mantenere le reti unitarie oggi esistenti fatti salvi alcuni accorgimenti come l'aggiungere delle valvole di regolazione disseminate nel territorio, e, molto importanti, accurati controlli delle perdite da eseguirsi con le note apparecchiature. In aggiunta รจ da prevedersi anche la sostituzione delle condotte ammalorate. Il rimedio basilare che, all'annuncio di nuovi progetti per lo piรน improvvisati come quelli sopra citati, diventa preponderante e veramente risolutivo, รจ soltanto uno: riuscire a disporre in isola d'Elba di notevoli quantitativi d'acqua potabile di ottima qualitร  ed a basso costo di produzione con la quale poter far fronte alle residue e pienamente tollerabili perdite occulte tenendo presente la caratteristica fondamentale della richiesta idrica dell'Isola consistente in una grande escursione di portata tra elevatissimi consumi estivi per un periodo di tempo molto ridotto e bassi consumi per tutto il resto dell'anno . Marcello Meneghin
... Toggle this metabox.